Se non si prevede un rischio elevato si può procedere con i trattamenti del vigneto nel periodo che va dall’allegagione all’inizio dell’invaiatura con antioidici. Ricordarsi che lo zolfo in presenza di temperature elevate ha effetti tossici per le viti: concentrare i trattamenti del vigneto nelle ore fresche della giornata o la sera. Le malattie della vite. Lo zolfo è utilizzato in agricoltura da molto tempo, proprio come il rame, si tratta di uno dei trattamenti che si possono impiegare contro le malattie delle piante.
In particolare lo zolfo è un prodotto utile per la difesa dall’oidio, una patologia vegetale chiamata anche “mal bianco”, causata da tanti diversi ceppi di funghi specifici che portano tutti a sintomatologie simili. Salve,dopo aver fatto i trattamenti sistemici nella piccola vigna di uva da tavola,per peronospora e oidio(volte),mi accingo a fare i trattamenti con lo zolfo in polvere semplice.
Lo do al mattino semplicemente perché sento dire che con le temperature più alte lo zolfo in polvere può bruciare la vite. In questo periodo, posso usare il verderame e lo zolfo sulle piante? Ne ho molte ancora senza fiori, quindi potrei farlo, ma è la stagione adatta o rischio di compromettere le piante?
Effettuare sempre i trattamenti nel tardo pomeriggio, mai al mattino o in pieno sole. Per ottimizzare le proprietà dei nostri prodotti, si consiglia di trattare preventivamente a cadenza quindicinale aggiungendo sempre il Tacabin ad ogni trattamento , ad esclusione del periodo di fioritura delle piante da frutto. Non c’e’ una data certa per terminare i trattamenti ai vigneti, tutto dipende dalle condizioni climatiche e dal tipo di vitigno, comunque il calendario dei trattamenti va eseguito secondo le fasi fenologiche e cambiare i prodotti perché in ogni fase ci sono patogeni diversi.
E le fasi finali sono le più delicate ad esempio nell’invaiatura l’uva viene attaccata da tignola e muffa e di. A seguito di trattamenti a base di zolfo sull’orto, bisognerà aspettare un tempo di sicurezza di giorni per poter raccogliere e usare gli ortaggi.
Lo stesso “intervallo di sicurezza” va rispettato per la raccolta dei frutti. In caso di mal bianco, il trattamento a base di zolfo deve essere eseguito ai primi sintomi. Questo per avere una buona sicurezza che l’oidio non metterà a rischio i vostri ortaggi.
Lo zolfo in polvere ha un caratteristico odore acre, dunque, quando lo soffierete, vi consigliamo di farlo con il vento a favore. Infatti gli interventi con lo zolfo sono per la maggior parte delle volte utilizzati per. L’oidio della vite , conosciuto anche come muffa bianca, nebbia o “mal bianco”, è una malattia della vite da vino e da tavola. Si tratta di un fungo, Uncinola necator, nome latino dell’agente eziologico, importato dall’America durante il XIX secolo. In questo caso non è possibile abbinare la difesa antioidica a quella antiperonosporica.
Si tratta, infatti, di un pa-rassita “obbligato”,che sopravvive durante il periodo invernale in una fase di riposo,grazie a strutture spe-cializzate quali i cleistoteci. Massimo Portolani effettua trattamento vigna di Ca Belvedere con zolfo in polvere. Trattamento vigna con Zolfo in polvere. Controllo della peronospora della vite con Vitene Triplo R e. LE MALATTIE CONTRO CUI E’ ATTIVO LO ZOLFO.
Lo zolfo è un fungicida attivo contro l’oidio delle piante da frutto, del nocciolo e per trattamenti a secco in prefioritura e postfioritura anche della vite. Si utilizza sempre contro l’oidio per proteggere le coltivazioni floreali e durante tutto il ciclo vegetativo per sostenere le orticole. TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI.
Dai frutti si ottiene una bevanda abbastanza gustosa: il vino.
Il fusto della vite sembra fragile, ma in realtà è molto forte. Le operazioni indispensabili per ottenere un raccolto sano ed abbondante si snodano attraverso tutte le stagioni nei trattamenti vite. Le cure alla vigna seguono un ciclo fisso che inizia in febbraio e termina all’inizio dell’autunno, momento della vendemmia. Altri trattamenti per situazioni più a rischio, verranno combinati con quelli antiperonosporici utilizzando zolfi bagnabili, adatti per trattamenti precoci, hanno un’azione più pronta ma meno persistente dei grossolani (comune e bagnabile comune).
I trattamenti di zolfo sono preventivi, si fanno soprattutto nei periodi caldo umidi (mese di maggio, inizio di agosto). Il trattamento con lo zolfo deve essere effettuato nei momenti più freschi della giornata, per evitare di provocare delle scottature alle piante, e occorre osservare un periodo di carenza di una settimana. Lo zolfo esplica anche un’azione collaterale insetticida contro neanidi di afidi, tisanotteri e acaricida contro gli eriofidi del pero e della vite. L’ azione dello zolfo sull’oidio è di tipo preventivo in quanto impedisce la germinazione dei conidi, curativo perché agisce sul micelio durante l’incubazione ed eradicante poiché.
Consigliamo un trattamento con prodotti preventivi tradizionali del sottogruppo A(metiram o propineb). Come antioidico si suggerisce di abbinare zolfo , in modo da proteggere la vite con una specialità di pari persistenza d’azione. La fillossera della vite (Daktulosphaira vitifoliae) è un insetto della famiglia dei Phylloxeridae (Rhynchota Homoptera, superfamiglia Aphidoidea). Vitis che attacca le radici delle specie europee (Vitis vinifera) e l’apparato aereo di quelle americane (Vitis rupestris, Vitis Berlandieri e Vitis Riparia).
Il Centro eccelle nella ricerca innovativa orientata verso lo sviluppo. Come contrastare il mal bianco della vite ?
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