mercoledì 8 luglio 2020

Terapia anisakis

Di norma si giunge alla diagnosi di anisakidosi quando il paziente avverte una sensazione di prurito o di bruciore in gola. In questo caso la diagnosi del disturbo è semplice, perché potrà essere effettuata con un solo esame visivo del nematode. E evidente che non tutte le tipologie di anisakidosi sono diagnosticabili con tale metodo ed in particolar modo quelle allergiche per le quali in caso di sospetto si effettuano i prick test o la ricerca nel siero sanguigno delle IgE specifiche per l’ anisakis. Medicalfacts di Roberto Burioni. Anisakiasi intestinale.


La diagnosi definitiva dell’anisakiasi intestinale è spesso impegnativa e l’identificazione diretta del parassita nell’intestino molte.

Terapia : come si cura l’infezione del parassita. Ecco i sintomi e come fare prevenzione. Le infezioni provocate dall’ anisakis , un parassita che può essere presente nei pesci sotto forma di un verme, sono una malattia di origine alimentare altamente sottovalutata, soprattutto a causa di diagnosi errate o mancanti. L’uomo mangiando pesci o calamari crudi o poco cotti, può ingerire le larve dei nematodi, responsabili di una malattia nota come anisakidiosi o anisakiasi.


Questi parassiti si annidano nelle pareti dello stomaco, e il solo modo prevenire l‘intossicazione da pesce crudo è evitare di mangiare pesce crudo o poco cotto. In seguito, si possono verificare febbre, diarrea e ulcerazioni. Alcune persone, dopo o durante l’ingestione di pesce crudo o poco cotto, avvertono una sensazione di prurito in gola, si tratta del verme che si muove nella bocca o nella gola.


La terapia dell’anisakidosi consiste nella rimozione del parassita dall’organismo. L’ anisakis è un verme che scatena generalmente problemi al tratto gastrointestinale.

A volta si risolve con una semplice terapia sintomatica ma in altri casi è necessario l’intervento chirurgico per asportare questo parassita. I sintomi non devono quindi essere sottovalutati, specialmente se compaiono dopo aver mangiare del pesce crudo. Il nome scientifico è anisakidosi, da anisakis , il verme parassita che si annida nelle pareti dello stomaco e che può essere ingerito mangiando pesce crudo, poco cotto, in salamoia o marinato. L’anisakidosi è diffusa soprattutto nelle zone dove si mangia abitualmente il pesce crudo, ad esempio in Giappone. La domanda è in attesa di risposta.


La terapia consiste generalmente nella somministrazione di una singola dose, da ripetere poi a distanza di giorni. Il contatto con il parassita lo puoi avere mangiando pesce crudo (assolutamente da evitare nel tuo caso), ed in misura minore, consumando pesce non fresco. Circolare ministeriale DGSAN anisakis -circolare. Ma nei casi più gravi può essere necessario un intervento per asportarlo.


Il rischio di di contrarre l’ anisakidosi è solo da valutare se è stato consumato pesce crudo, affumicato o marinato, nel caso di pesce cotto invece il parassita sarà sicuramente morto come le larve. La diagnosi è effettuata tramite endoscopia radiografia con mezzo di contrasto, oppure tramite esame istologico effettuato su biopsia. La terapia è essenzialmente chirurgica, e in caso di localizzazione gastrica o duodenale recente è spesso facilmente risolvibile tramite asportazione diretta del parassita con gastroscopio. Diagnosi e terapia nell’uomo La diagnosi di anisakidosi è basata sui dati anamnestici (ingestione prodotti ittici crudi) e sul tipo di sintomi in atto. Annualmente viene organizzata una Riunione con i referenti dei dieci Istituti Zooprofilattici Sperimentali, durante la quale vengono presentati e valutati i risultati delle prove interlaboratorio.


Easily share your publications and get them in front of Issuu’s. I problemi più grandi con l’ anisakis si hanno consumando pesce crudo o poco cotto. L’infestazione può essere evitata con una efficace opera di prevenzione che inizi al momento della pesca, con la rapida rimozione dei visceri per impedire la migrazione delle larve, un’accurata ispezione per l’individuazione di esemplari infetti, e prosegua poi sia con mezzi chimici che con mezzi fisici.


Alcuni pazienti possono evitare la chirurgia: la terapia con albendazolo può essere sufficiente. Oggi parliamo di Giardia nel cane e nel gatto, andando a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia della giardiasi, potenziale zoonosi per l’uomo.

Antonella Guidoboni, Specialista in Allergologia e immunologia clinica. In realtà la cottura, anche se breve, rende inattiva la larva, così come il congelamento. Si può comunque eseguire il dosaggio degli anticorpi anti anisakis mediante prelievo del sangue.

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