lunedì 8 giugno 2020

Vischio parassita

Vischio : il parassita sacro. I loro cespugli crescono sul legno degli alberi, a seconda delle specie su legno di latifoglie o di conifere. Hanno svolto un ruolo di primo piano nella medicina tradizionale e sono ancora oggi utilizzati per vari scopi in medicina.


Riunite qualche ramo di vischio e legateli con un ampio fiocco rosso e bianco.

La pianta è caratterizzata da foglie lunghe, dure e frastagliate. I vischi sono semi- parassiti e appartengono ai sandali. La quercia, come detto, è evento raro.


La fioritura avviene in primavera. I suoi fiori ascellari di colore giallo non sono particolarmente appariscenti. Tuttavia, alcune specie di vischio sono considerate parassiti pericolosi degli alberi nelle foreste e nelle coltivazioni, perché disturbano il bilancio idrico e dei nutrienti riducendo fotosintesi e respirazione, col risultato di debilitare fortemente le piante ospite.


Lo sviluppo di queste piante sugli ospiti determina alcuni accrescimenti anomali di ramificazioni, noti anche come “code di streghe”.

Caratteristiche del vischio pianta. Il vischio , generoso parassita. Ventuno dicembre, data del solstizio d’inverno. Proprio in questo giorno, il più corto dell’anno, il sole ricomincia a crescere e la luce che irraggia la terra, fecondandola di vita, aumenta gradualmente fino a rinnovare il risveglio primaverile.


Alberto Alberi e piante. Ha le foglie sempre verdi e quindi esegue la classica azione clorofilliana ma, non avendo le radici, da buon parassita , sfrutta la pianta ospitante per procurarsi l’azoto, magari danneggiandola seriamente. Il metro utilizzato è fatto di terzine dantesche a rime incatenate (schema: ABA, BCB, ecc.). Si tratta di una pianta con foglie oblunghe e dure, sistemate a due a due lungo il ramo. Se alcuni suoi cugini prossimi possono essere definiti parassiti a pieno titolo, il vischio bianco viene più precisamente considerato un emiparassita, perché le sue foglie sono verdi e mantengono la clorofilla, e quindi la capacità di svolgere la fotosintesi.


Perché ci si bacia sotto il vischio ? Nome Botanico: VISCUM ALBUM, una pianta della famiglia delle Viscaceae o Santalaceae. Arbusto cespuglioso parassita sempreverde, si abbarbica al tronco degli alberi come la quercia, il pioppo, il melo e il biancospino per trarne la linfa che sugge mediante finte radici dette austori. Si e no, perché i veri parassiti , come le nostre orobanche che succhiano il nutrimento dalle radici dell’edera, delle leguminose, e di molte altre piante, sono senza clorofilla, non presentano cioè parti verdi. Ma vediamo bene, da vicino, cos’è botanicamente il vischio.


Una conosciuta tradizione proveniente dal Nord Europa consiste nello scambiarsi in occasione dell’anno nuovo un bacio sotto il vischio , come augurio di gioia e fertilità.

In natura, invece, il vischio è un parassita a metà. Al vischio sono riconducibili leggende e tradizioni molto antiche: per le popolazioni celtiche, che lo chiamavano oloaiacet, era considerato pianta sacra e dono degli dei e, grazie ad esso, le popolazioni nordiche tenevano lontane disgrazie e malattie. In origine, denominazione in uso nell’antica Atene per designare funzionarî cultuali di alcune divinità, con attribuzioni non ben chiare, che avevano come caratteristica di. Pioppi, ontani, querce e pini montani sono solo alcuni degli alberi su cui il vischio si sviluppa. Secondo una leggenda celtica il vischio teneva lontane disgrazie e malattie.


Appartiene alla famiglia delle emiparassite e cresce sui rami o sul tronco di un albero, anche se in realtà indirizza le sue radici verso i tronchi degli alberi per assorbire da loro le sostanze nutritive. Abitualmente è un parassita che non porta alla morte la pianta ospite, sebbene in alcuni casi, se presenti troppe piante di vischio sull’albero, può arrecare gravi danni. Piccole perle trasparenti che assorbono ogni linfa vitale, prosciugano le forze di piante vigorose senza cura di questa loro. In genere, però, il mito si riferisce al vischio quercino, parassita delle querce che ha foglie più piccole di quello comune. Ma il potere fortunato del bacio arriva dai Druidi del nord Europa: quando due nemici si incontravano sotto una pianta di vischio erano infatti soliti abbandonare le armi e concedersi una tregua, sancendo il patto con un bacio.


Il dono del vischio durante il periodo natalizio è un gesto considerato portatore di serenità, salute e fortuna. Forse non tutti sanno che l’origine del culto di questa pianta speciale risale ai Druidi celti che consideravano il vischio “sacro”.

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