Il pesce crudo può essere contaminato da diversi microrganismi che provocano infezioni o tossinfezioni, come Listeria, Escherichia coli, Salmonella, tutti batteri che provocano problemi gastrointestinali problema relativo non solo al pesce crudo , ma anche ad altri alimenti come carni, latte crudo e derivati. Alcune persone, dopo o durante l’ingestione di pesce crudo o poco cotto, avvertono una sensazione di prurito in gola: si tratta del verme che si muove nella bocca o nella gola. In questi casi è possibile estrarlo dalla bocca oppure espellerlo tossendo e prevenire così l’infezione. Il rischio che si corre ha un nome ben preciso e ben conosciuto in Estremo Oriente, dove il consumo di pesce crudo è ben più diffuso che da noi.
Si chiama Anisakis, un verme adattatosi a parassitare vari animali marini e che in essi compie il proprio sviluppo.
Il verme del pesce crudo , cos’è e dove si trova L’Anisakis è un agente patogeno derivate dalla famiglia dei vermi parassiti. L’ambiente nel quale nasce e cresce è quello proprio dell’intestino di mammiferi marini come delfini e foche. Infatti può accadere che esso si cibi di pesce infetto crudo o poco cotto ed allora contrae l’infezione del parassita.
La cottura invece uccide sia i vermi che larve ed uova. Scatenata dai vermi nematodi del genere Anisakis, l’anisakidosi è un’infezione parassitaria legata al consumo di pesce crudo o poco cotto, alla base di diversi piatti tipici come l. Si ripresenta dopo forse minuto servendomi il medesimo piatto di pesce crudo. Sushi, occhio al parassita nel pesce crudo.
E uno studio lo fotografa Una ricerca portoghese riporta il caso di un 32enne infettato dal verme anisakis, che si annida nel pesce crudo.
Il pesce crudo rappresenta una fetta (si perdoni il gioco di parole) della cultura alimentare tradizionale identificabile in ogni regione o località costiero-marittima del globo. La crescente abitudine a mangiare pesce crudo ha aumentato il rischio di parassitosi di Anisakis. Mano a mano che si afferma l’abitudine di mangiare sushi, sashimi e altri piatti a base di pesce crudo o poco cotto, aumentano anche i rischi associati alla presenza del parassita Anisakis. Mangiare pesce non cotto fa da sempre parte della nostra tradizione, sopratutto di alcune regioni costiere del meridione, ma è sopratutto negli ultimi anni che si è diffuso il consumo di pesce crudo , inseguendo la moda proveniente dal Giappone e da.
Quando un essere umano si ciba di un pesce infestato da larve di Anisakis, diventa quello che si definisce un “ospite accidentale”. Nel nostro organismo il verme non riesce a svilupparsi fino allo stadio adulto, come invece avverrebbe in quello di un mammifero marino, ma è in grado di rimanere vitale e causare diverse problematiche. Solitamente è sufficiente cuocere il pesce , ma nel caso del sushi è d’obbligo l’abbattimento della materia prima.
Visto che il pesce del sushi va consumato per lo più crudo è necessario abbattere il pesce con l’apposito strumento professionale che prende il nome di abbattitore di temperatura. Pesce abbattuto e anisakis. Esiste infatti una malattia, detta “del verme delle aringhe, che può provocare guai seri alla salute.
Il nome scientifico è anisakidosi, da anisakis, il verme parassita che si annida nelle pareti dello stomaco e che può essere ingerito mangiando pesce crudo , poco cotto, in salamoia o marinato. Anche in Italia il consumo di pesce crudo è in aumento, soprattutto a causa della diffusione del sushi, specialità della cucina giapponese. L’assenza di cottura può essere rischiosa, per via della possibile presenza di patogeni e parassiti negli alimenti: l’ anisakis è fra i più pericolosi. Ovviamente non tutto il sushi è pericoloso, i rischi di intossicazioni da pesce crudo si hanno solamente nel caso in cui il prodotto non è di buona qualità. In questo articolo cercheremo di sfatare un po’ il mito dei “ vermi del sushi” e capiremo come difenderci dall’anisakis e dalla sindrome sgombroide.
A volta si risolve con una semplice terapia sintomatica ma in altri casi è necessario l’intervento chirurgico per asportare questo parassita. I sintomi non devono quindi essere sottovalutati, specialmente se compaiono dopo aver mangiare del pesce crudo.
L’insidia del pesce crudo , se non preventivamente congelato, è un verme che provoca l’ anisakiosi. Presente in alcuni pesci anche il Caenorhabditis Elegans, finito però nel mirino della. Forti dolori addominali, nausea e vomito. Se abbiamo consumato pesce crudo o poco cotto all’origine dei disturbi potrebbe esserci l’anisakiosi.
Si tratta di un’infezione del tratto gastrointestinale causata, appunto, dall’ingestione di prodotti ittici crudi o cotti non a sufficienza contenenti larve di anisakis, un verme parassita. Attenzione a quando mangiate il pesce crudo. Il Giappone, patria del pesce crudo in tutte le sue forme, ha sempre insistito con battaglie di comunicazione e di prevenzione.
L’anisakis, il verme dei pesci. E anche se in Giappone spesso il pesce sia mangiato veramente crudo , i cuochi nipponici trattano le carni con due tipi di salse che fungerebbero da antibiotico naturale. Tale verme del pesce crudo è in grado di provocare una patologia nota con il nome anisakidosi, che è diffusa soprattutto in Giappone, ma che come dimostra il caso di cui vi abbiamo dato conto. Le ASL, che da anni studiano questo problema che tuttavia non si può risolvere (perché sarebbe impossibile eliminare il verme dal mare) hanno trovato una soluzione per evitare la cottura, per chi il pesce vuole mangiarlo crudo : il congelamento.
Il pesce fresco può infatti essere congelato, e ci sono due leggi specifiche al riguardo: la prima. Se fosse così il ministero della Salute avrebbe già provveduto a vietare la vendita di piatti con pesce crudo , invece, per fortuna, si è limitato a dare indicazioni di cui parleremo più dettagliatamente in seguito. Infatti, per scongiurare il rischio di infezioni con il verme delle aringhe basterà seguire dei semplici accorgimenti a tavola.
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