giovedì 12 gennaio 2017

Peronospora vite

Essa è originaria del Nord America e si è diffusa in Europa a partire dalla fine del XIX secolo. Peronospora della vite : ciclo biologico della malattia e come curarla. Sintomi e rimedi per eliminare la peronospora della vite. Colpisce quasi tutti gli organi erbacei della pianta penetrando nei tessuti dell’ospite attraverso le aperture stomatiche.


Come riconoscerla, il ciclo biologico dalla incubazione alle infezioni, le azioni per prevenire e curare una delle malattie più gravi della vite e non solo.

Le piante colpite dalla peronospora. Il numero di piante che possono essere soggette a questa malattia funginea è davvero elevato. Forse la più famosa è la peronospora della vite , ma non è ovviamente la sola visto che attacca molto più spesso le solanacee come le zucchine. Le specie attaccate da questa patologia sono tantissime, tra cui, anche e. La spora infatti dopo avere attaccato i tralci si trasferisce sugli acini causando macchie livide piuttosto evidenti. Successivamente si sviluppano efflorescenze biancastre come sulla foglia e il frutto si secca.


Tra i sintomi più noti della peronospora segnaliamo proprio le macchie gialle sulle foglie dette macchie d’olio. Per gli altri sintomi, prevenzione e consigli per come eliminare la peronospora , è disponibile lo speciale dedicato a questa malattia della vite.

Colpisce tutte le parti verdi della vite con problemi maggiori sul grappolo. I danni sulla vite da vino ad opera della peronospora vengono essenzialmente legati alla defogliazione e alla perdita dell’intera produzione in grappoli. Sintomi: si manifestano su foglie, grappolo, germogli e tralci, e dipendono dalla fase fenologica in cui si verificano le infezioni.


Nel periodo vegetativo tra inizio fioritura e acino “grano di pepe” la vite è particolarmente esposta alle infezioni di peronospora. La lotta deve essere condotta con tempestività mediante anticrittogamici di collaudata efficacia, in grado di garantire la protezione della vegetazione e dei grappolini. Il termine peronospora in agricoltura viene impiegato facendo riferimento ad una malattia causata da svariati agenti patogeni e che colpisce un gran numero di piante.


Nei “botanicals” vengono comprese sostanze, già autorizzate, come gli estratti di olii essenziali di arancio dolce, ottenuti con un particolare processo industriale di spremitura a freddo, che hanno mostrato risultati interessanti proprio nella lotta all’oidio e alla peronospora della vite. Importato casualmente in Francia alla fine del Settecento, l’agente patogeno si è poi diffuso in tutta Europa causando i danni che tutti noi ormai conosciamo. Permangono infezioni soprattutto su femminelle e alcuni segnali su grappolo ( peronospora larvata). Anche le vecchie infezioni hanno un aspetto eterogeneo, in parte frenate dalle giornate soleggiate e dai trattamenti stoppanti, in parte ancora vitali e sporulanti. Il rame, nelle sue varie formulazioni, è il principio attivo utilizzato da oltre un secolo contro la peronospora della vite.


Programma del convegno 10. Saluti e introduzione 10. In questo articolo analizzeremo cause, sintomi ed effetti di questo temibile fungo.


Come difendere la vite da peronospora e altre malattie Agronotizie. Contro la peronospora della vite sono stati studiati microrganismi come Bacillus licheniformis, in grado di produrre delle sostanze volatili. Altri organismi quali Streptomyces e Bacillus subtilis sembrano avere una buona azione antagonista nei confronti della peronospora.

Il fungo è stato introdotto con le viti americane con le quali, a quei tempi si tentava di ricostruire i vigneti invasi dalla fillossera. Quindi sulle foglie non hai sintomi di ' peronospora a mosaico' mentre sui grappoli è presente la forma 'larvata' con imbunimento - avvizzimento dell'acino e senza evasione del patogeno con le caratteristiche efflorescenze, con grappoli ancora sucettibili (= invaiatura non completa). Veniamo ora ai principali trattamenti del vigneto contro due parassiti molto insidiosi : peronospora e oidio. Plasmopara viticola, che arriva sui vitigni trasportato.


L’oidio può infettare tutti gli organi verdi della vite causando i danni maggiori sulle infiorescenze, sui grappoli e sui singoli acini. Le alterazioni a carico di tali organi possono essere dirette e indirette.

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