martedì 9 luglio 2019

Pidocchi nei neonati

Diventare genitori non è semplice. Fertilina viene in vostro soccorso! Spesso le mamme sono in preda al timore che il proprio pargolo una volta inserito all’asilo, possa prendere i pidocchi che, come si sa, si trasmettono con estrema facilità da bambino a bambino.


I fastidiosi insetti prediligono il pulito e vanno quindi ad annidarsi laddove trovano terreno fertile per la loro sopravvivenza. Per riconoscere i pidocchi basta analizzare con attenzione la testa dei nostri bambini, e non cercare solo l’animale in se, che potrebbe ancora non essere presente ma sopratutto le uova che solitamente si ritrovano attaccate ai capelli della nuca e intorno alle orecchie. Ogni volta che il bambino si gratta la testa bisogna controllare se non ci sono pidocchi.

Un altro sintomo che richiede un controllo accurato è la presenza di arrossamenti e graffi da grattamento nei punti più infestati. I punti più infestati, come abbiamo visto, sono la nuca e l’attaccatura dietro le orecchie. Pidocchi nei bambini: come debellarli? Tutti i bambini con pidocchi devono essere trattati affinché l’infestazione venga interrotta e si eviti che dilaghi. Trovare una prevenzione efficace contro i pidocchi è il sogno di ogni mamma.


O almeno, di ogni mamma con bambini che vanno a scuola o all’asilo. Se anche tu sei una di queste mamme, sai benissimo che è in questi ambienti che i bambini hanno più possibilità di contrarre i pidocchi. Lava i capelli del bambino.


Assicurati di usare shampoo e balsamo.

Con il ritorno a scuola, il tuo bambino ritroverà gli amici, e come spesso accade proprio tra compiti e attività extra-scolastiche, potrebbe contrarre i pidocchi. Niente paura, è perfettamente. Vediamo come riconoscere facilmente la pediculosi, e come eliminare i pidocchi.


Si nutrono succhiando il sangue e depongono le uova sul fusto dei. Sfatiamo una volta per tutte questo mito che spesso mette a disagio tantissimi bambini. I pidocchi non sono in alcun modo segnale di cattiva igiene! Il pidocchio vive succhiando il sangue dal cuoio capelluto, quando cade dai capelli muore.


Riescono a spostarsi da una persona all’altra solo in caso di un contatto diretto fra le teste che duri almeno qualche secondo. I sintomi per riconoscere i pidocchi nei capelli dei bambini. Se hai il dubbio che il tuo bambino possa avere i pidocchi , riconoscerne i sintomi non è difficile, basta fare un po’ di attenzione. L’infestazione da pidocchi , o pediculosi, si manifesta con irritazione e intenso prurito nella zona interessata dai pidocchi.


Si riproducono attraverso le uova che si chiamano lendini. Lontani dal cuoio capelluto i pidocchi sopravvivono al massimo 2-giorni. Vengono colpiti soprattutto i piccoli a scuola, all’asilo e nelle palestre, e purtroppo prevenire il loro sopraggiungere non è cosa facile.


Sono adatti per l’eliminazione delle uova e dei neonati dei pidocchi quando non ci sono ancora le lesioni serie della cute. Alcuni degli shampoo hanno l’odore forte. Sono i rimedi a base di alcol benzilico, una sostanza relativamente sicura per l’uomo. Vediamo insieme una soluzione interessante per prevenire in modo efficace il problema dei pidocchi nei babini.


Purtroppo il mercato non offre molte soluzioni al problema: la maggior parte dei prodotti disponibili contengono insetticidi o sostanze chimiche che, sinceramente, vi consiglio di evitare.

Madri E Bambini: Scopri tutto su motivi, segni e trattamento dei pidocchi nei neonati e bambini e alcuni rimedi casalinghi per sbarazzarsi di loro. Il pidocchio non sopravvive senza nutrirsi e lontano dall’ospite muore in 1-giorni. Come prevenire i pidocchi. Le cause dei pidocchi nei bambini è la trasmissione da persona a persona per contatto diretto con la persona che ha le pediculosi o attraverso lo scambio di effetti personali come cappelli, sciarpe, pettini, cuscini e indumenti. Nei bambini molto spesso i pidocchi non presentano sintomi, se non dopo settimane o mesi dall'infestazione.


Il sintomo più tipico dei pidocchi è il prurito sulla nuca. Per questo motivo, è molto importante fare dei controlli con il pettine, per individuare i primi annidamenti.

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