giovedì 24 settembre 2015

Anisakis in quali pesci

Questi parassiti si annidano nelle pareti dello stomaco, e il solo modo prevenire l‘intossicazione da pesce crudo è evitare di mangiare pesce crudo o poco cotto. Io l’ho trovato pulendo delle acciughe e ho pensato che sarebbe stato interessante parlarvene nel blog. Anche oggi riporteremo piccoli accorgimenti che possono praticamente azzerare i rischi.


Questo articolo non piacerà molto (o forse sì?), a chi, come me, ama il pesce. In particolar modo, il pesce crudo.

In quali pesci vive, come combatterlo. Molti chef dovrebbero saperlo, nelle loro ricette di pesce crudo. Principalmente nel salmone, tonno, sgombro. Articolo realizzato dalla redazione Informazioni sui Consulenti Scientifici. In coloro che lavorano nel trattamento del pesce sono state osservate altre manifestazioni, come attacchi asmatici, congiuntiviti e dermatiti da contatto.


Gli ospiti di anisakis sono animali che non mangiamo, come i cetacei, orche e altri cetacei carnivori, soprattutto, o meglio il loro intestino, sono l’ambiente di vita ideale di questo verme che lì trova una compagna e si riproduce, facendo le sue uova. Se invece si preferisce preparare il pesce a casa propria, per eliminare il rischio di anisakis è indispensabile cuocere o congelare il pesce a temperature adeguate per un tempo sufficientemente lungo, pari ad almeno ore.

Tra i congelatori domestici solo quelli a tre o quattro stelle sono in grado di raggiungere la temperatura richiesta. Inoltre può essere presente nelle ostriche. Le larve di anisakis ingerite tramite il consumo di pesce infetto possono impiantarsi sulle pareti dell’apparato gastrointestinale provocando una parassitosi che può essere di tipo acuto oppure cronico. Noi ci concentreremo sui rischi più diffusi, in particolare il parassita anisakis e il contagio da epatite A. Pesce crudo: i rischi legati al consumo. Vi sono diversi rischi legati al consumo di prodotti ittici crudi o poco cotti, che interessano molte specie diverse, dal pesce azzurro fino ai molluschi.


La prima raccomandazione: il pesce crudo dopo l’acquisto va “abbattuto”. Per farlo bisogna posizionare il prodotto al freddo molto rapidamente, in un piatto pulito e coperto con pellicola trasparente: la temperartura va portata a -per una o due ore prima del consumo. Anisakis: in quali pesci si trova? Da quello che abbiamo visto finora è evidente come il rischio anisakis con pesce crudo sia un rischio da non sottovalutare: per questo è utile essere ben informati.


Ad esempio è importante sapere quali sono i pesci che con maggiore frequenza vengono colpiti da questo parassita. Dalle dimensioni di circa 1-centimetri a esemplare, le larve di questo verme vengono deposte nel krill, passano quindi a tonni e salmoni per via alimentare e infine vivono la fase adulta in grandi specie come delfini e foche. Per distruggere questo parassita il sale. Ecco quali sono le sue caratteristiche,.


Le uova, una volta diffuse in mare, si schiudono diventando larve, di cui sono ghiotti molti pesci tra cui i calamari, che a loro volta sono prede di altri pesci che comunemente consumiamo a tavola. Ad oggi la parassitosi è stata evidenziata in oltre 1specie di pesci ed anche in specie di cefalopodi, tra cui i calamari.

Quando si parla di parassiti dei pesci subito salta alla mente il nematode anisakis , parassita che infesta il pesce azzurro e che, se ingerito, può essere anche letale per l’uomo. Ma l‘ anisakis non è il solo nemico degli amanti del pesce crudo. ANISAKIS NEL PESCE CRUDO… come eliminarlo? Se ne discute spesso tra gli appassionati di pesce crudo (e noi che viviamo in Puglia lo conosco bene) è uno dei principali motivi per cui molte persone evitano di consumarlo.


Vediamo quali sono i pesci più pericolosi per quanto riguarda questo parassita. A rendere il pesce allergenico per alcuni soggetti non sono solo le proteine, bensì anche l’ anisakis. Il pesce azzurro è la specie più a rischio.


La sintomatologia può essere acuta o cronica e si manifesta con nausea, vomito e diarrea o con sintomi simili a quelli d una crisi di appendicite, oppure con reazioni allergiche di vario genere.

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