Abbiamo detto che l’’ Anisakis è un parassita dei mammiferi, quindi vive nello stomaco di cetacei (balene, delfini, focene), leoni marini, otarie e foche Questo parassita del pesce, è un nematodo della famiglia degli Anisakidae, ossia un verme di forma cilindrica di colore bianco o bianco rosato della lunghezza di 1-centimetri, del diametro di circa un millimetro, dotato di bocca con. Anisakis simplex è un nematode normalmente presente come parassita intestinale in numerosi mammiferi marini (delfini, foche, etc.) ed ospite intermedio, nel suo stadio larvale, di molti pesci e molluschi cefalopodi. La crescente abitudine a mangiare pesce crudo ha aumentato il rischio di parassitosi di Anisakis.
Mano a mano che si afferma l’abitudine di mangiare sushi, sashimi e altri piatti a base di pesce crudo o poco cotto, aumentano anche i rischi associati alla presenza del parassita Anisakis. Nei casi in cui il paziente vomiti o espella il parassita tossendo, il disturbo può essere diagnosticato con un semplice esame visivo del nematode (l’Ascaris lumbricoides, il verme responsabile delle infestazioni da ascaridi, è un parente terrestre degli anisakis : anche gli anisakis possono risalire nella gola e nelle cavità nasali). Quella dell’ anisakis è un particolare famiglia di vermi parassiti, in genere presente nell’intestino dei mammiferi marini, come i delfini e le foche.
Nello stadio di larva, si trova anche in molti pesci, come il salmone, il tonno , le acciughe, il merluzzo e lo sgombro, nei quali è diffusissimo. Il rischio maggiore per chi consuma pesce crudo si chiama Anisakis (il parassita infatti muore quando tutti i punti del pesce raggiungono una temperatura superiore ai 60°). I principali pesci presenti nelle nostre ricette che possono contenere l’ anisakis sono : tonno , salmone, calamari, alici o aringhe, merluzzo, passera di mare, rana pescatrice, spada.
Gli studiosi propongono un trittico di norme. Per iniziare, il pesce deve essere eviscerato appena dopo la cattura, in quanto le larve tendono a risiedere nell’intestino. Poi, gli esemplari devono essere ispezionati con cura prima di essere commercializzati. Infine, bisogna trattare la materia. Il nome scientifico è anisakidosi, da anisakis , il verme parassita che si annida nelle pareti dello stomaco e che può essere ingerito mangiando pesce crudo, poco cotto, in salamoia o marinato.
L’anisakidosi è diffusa soprattutto nelle zone dove si mangia abitualmente il pesce crudo, ad esempio in Giappone.
La moda del pesce crudo può comportare rischi per la salute anche a causa dell’ Anisakis. Anche in Italia si è diffusa la moda del pesce crudo, marinato o poco cotto. A partire dal più esotico sushi fino al carpaccio di salmone o alla tartare di tonno. Le ricette per gustare il pesce senza cuocerlo sono molteplici.
L’ anisakis è un verme di colore biancastro, visibile all’occhio umano che vive nelle viscere di moltissime specie di animali marittimi. Si trova in particolare nel pesce azzurro ma è presente in quasi tutte le specie marittime comprese seppie, calamari, crostacei ed è molto presente nel tonno. Ha la forma di un piccole verme , sottile, ma comunque visibile, lungo da uno a tre centimetri, di colore bianco o rosa. In pratica il pesce crudo quando è fresco, cioè appena pescato, è illegale. Diciamolo meglio: quando al ristorante ordiniamo un carpaccio di pesce spada, una tartare di tonno , le alici marinate o il sushi (ancora lui), chiediamo intransigenti che sia pesce fresco.
Il ristoratore risponde: “Che domande, certo che è fresco, freschissimo”. Scatenata dai vermi nematodi del genere Anisakis , l’anisakidosi è un’infezione parassitaria legata al consumo di pesce crudo o poco cotto, alla base di diversi piatti tipici come l. Da preparare rigorosamente con ingredienti selezionati e da proporre in una o più versioni per dare un po’ di colore alla tavola. Ricordatevi di utilizzare tonno passato nell’abbattitore per ore oppure congelate piccoli tranci nel freezer di casa in modo da evitare il pericolo dell’ anisakis , un parassita presente in alcuni pesci.
ANISAKIS : Cos’è e come eliminarlo. Somigliano a dei piccoli vermetti – spesso visibili ad occhio nudo – e possono rivelarsi molto. Maxi sequestro da parte dei Nas di tonnellate di sgombro al naturale in scatola. Si ipotizza la presenza di Anisakis , un parassita che può annidarsi nei comuni pesci da banco, ma si procede anche con la ricerca di istamina, una sostanza che può generare reazioni allergiche.
Gli organi ufficiali devono fare i nomi dei prodotti.
Tonno in scatola, ecco le peggiori marche (tra le più conosciute). Il tonno in scatola è tornato alla ribalta, soprattutto dopo che Greenpeace Francia ha mostrato come le grandi aziende produttrici di tonno in scatola mostrino interesse verso l’ambiente. Il parassita Anisakis chiamato anche parassita del pesce azzurro, è forse poco conosciuto ma facile da incontrare.
Io l’ho trovato pulendo delle acciughe e ho pensato che sarebbe stato interessante parlarvene nel blog. Insieme cerchiamo di capire di più sull’ Anisakis : sintomi, in quali pesci si trova, come evitarlo. L’ Anisakis è un nematode, cioè un verme che si sviluppa dall’uovo all’esemplare adulto in ambiente marino.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.