Mangiare pesce crudo comporta sicuramente un maggior rischio di intossicazioni e infezioni causate da batteri patogeni, oppure di infezioni da parte di parassiti. Il rischio che si corre ha un nome ben preciso e ben conosciuto in Estremo Oriente, dove il consumo di pesce crudo è ben più diffuso che da noi. Si chiama Anisakis , un verme adattatosi a parassitare vari animali marini e che in essi compie il proprio sviluppo.
La crescente abitudine a mangiare pesce crudo ha aumentato il rischio di parassitosi di Anisakis. Mano a mano che si afferma l’abitudine di mangiare sushi, sashimi e altri piatti a base di pesce crudo o poco cotto, aumentano anche i rischi associati alla presenza del parassita Anisakis. Noi ci concentreremo sui rischi più diffusi, in particolare il parassita anisakis e il contagio da epatite A.
Vi sono diversi rischi legati al consumo di prodotti ittici crudi o poco cotti, che interessano molte specie diverse, dal pesce azzurro fino ai molluschi. Il contagio: come si contrae l’anisakidosi? Attenzione al pesce crudo.
Come già detto l’infezione dell’uomo da anisakis simplex o consimili è causata da consumo a scopo alimentare di pesce contaminato crudo o non abbastanza cotto. Il parassita, infatti, muore quando tutti i punti del pesce raggiungono una temperatura superiore ai 60°C. Avrete sentito parlare di pesce abbattuto, ma cosa si intende?
Semplicemente si fa riferimento a una procedura di preventivo congelamento del pesce al fine di uccidere batteri, larve e potenziali rischi per la salute. Sushi e pesce crudo : il rischio Anisakis Negli ultimi anni anche in Italia si è diffusa la pratica del consumo di r icette che prevedono l’utilizzo di pesce crudo.
Sushi, sashimi, carpaccio di pesce e marinature sono preparazioni e piatti molto consumati sia nei ristoranti tipici che a casa. Il rischio maggiore per chi consuma pesce crudo si chiama Anisakis (il parassita infatti muore quando tutti i punti del pesce raggiungono una temperatura superiore ai 60°). Come preparare il pesce crudo , congelando il pesce senza abbattitore, e eliminare il rischio anisakis. Troverete anche la ricetta per la tartare di salmone! L’ anisakis è il nemico numero uno di chi ama mangiare pesce crudo : conoscere la legge per stare tranquilli.
Il pesce , quando è buono, meno lo si cuoce e meglio è. Una cottura prolungata fa perdere gusto e morbidezza, rendendo il prodotto secco e stopposo. Limitare il consumo di prodotti a rischio come le semiconserve domestiche a base di pesce azzurro crudo marinato. Anisakis e pesce crudo : rischi e legislazione Anisakis è un genere di nematode, che può essere parassita di diversi animali marini.
Anzitutto è utile sottolineare che non è il caso di “demonizzare” il pesce crudo , al contrario quest’alimento è da considerarsi pregevole sul piano nutrizionale in quanto consumarlo crudo evita che possano disperdersi le più preziose sostanze nutritive di questo alimento, in particolar modo l’Omega 3. Il consumo di pesce crudo , tipico di certe culture, è ormai diffuso e molto apprezzato. Esiste tuttavia il rischio che il pesce mangiato contenga anisakis , un verme le cui larve, nell’uomo, possono causare problemi anche molto gravi. RISCHIO ANISAKIS : NORME PER LA PREPARAZIONE, SOMMINISTRAZIONE E VENDITA DEL PESCE CRUDO.
Facciamo chiarezza sugli obblighi di legge per la preparazione, somministrazione, vendita dei prodotti della pesca destinati ad essere consumati crudi per evitare il rischio anisakis. Le larve di anisakis possono costituire un duplice rischio per l’uomo: parassitosi (causata dall’ingestione di pesce crudo ), reazione allergica (in caso di ingestione o altra forma di contatto, per esempio professionale). L’ anisakis è un verme di colore biancastro, visibile all’occhio umano che vive nelle viscere di moltissime specie di animali marittimi. Si trova in particolare nel pesce azzurro ma è presente in quasi tutte le specie marittime comprese seppie, calamari, crostacei ed è molto presente nel tonno.
Per questo motivo bisogna prestare attenzione in quanto mangiare pesce crudo può essere pericoloso per la salute del consumatore.
Cenone di Natale, attenti al “parassita nascosto” nel pesce : cosa fare per mangiarlo senza rischi Il rischio che il pesce servito sia contaminato da larve di Anisakis è molto alto. La sua larva ha una misura di circa cm. Pesce abbattuto e anisakis.
Anisakis : la causa è nel pesce crudo L’anisakidosi è sempre provocata da questi parassiti, che come abbiamo accennato si trovano nello stomaco e nella carne del pesce. Fortunatamente, con la cottura le larve vengono uccise e quindi possiamo tutelarci consumando esclusivamente pesce cotto. Se invece si preferisce preparare il pesce a casa propria, per eliminare il rischio di anisakis è indispensabile cuocere o congelare il pesce a temperature adeguate per un tempo sufficientemente lungo, pari ad almeno ore.
Tra i congelatori domestici solo quelli a tre o quattro stelle sono in grado di raggiungere la temperatura richiesta.
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