mercoledì 21 settembre 2016

Verme nel pesce crudo

Il pesce crudo può essere contaminato da diversi microrganismi che provocano infezioni o tossinfezioni, come Listeria, Escherichia coli, Salmonella, tutti batteri che provocano problemi gastrointestinali problema relativo non solo al pesce crudo , ma anche ad altri alimenti come carni, latte crudo e derivati. Il rischio che si corre ha un nome ben preciso e ben conosciuto in Estremo Oriente, dove il consumo di pesce crudo è ben più diffuso che da noi. Forti dolori addominali, nausea e vomito. Se abbiamo consumato pesce crudo o poco cotto all’origine dei disturbi potrebbe esserci l’anisakiosi.


Si tratta di un’infezione del tratto gastrointestinale causata, appunto, dall’ingestione di prodotti ittici crudi o cotti non a sufficienza contenenti larve di anisakis, un verme parassita.

Congelare il pesce in maniera che l’interno della sua massa raggiunga una temperatura di -20°C per almeno un giorno o alternativamente congelandolo ad una temperatura di – 18°C per almeno quattro giorni. Mangiare pesce non cotto fa da sempre parte della nostra tradizione, sopratutto di alcune regioni costiere del meridione, ma è sopratutto negli ultimi anni che si è diffuso il consumo di pesce crudo , inseguendo la moda proveniente dal Giappone e da. Alcune persone, dopo o durante l’ingestione di pesce crudo o poco cotto, avvertono una sensazione di prurito in gola: si tratta del verme che si muove nella bocca o nella gola.


In questi casi è possibile estrarlo dalla bocca oppure espellerlo tossendo e prevenire così l’infezione. Si ripresenta dopo forse minuto servendomi il medesimo piatto di pesce crudo. Sushi, occhio al parassita nel pesce crudo. E uno studio lo fotografa Una ricerca portoghese riporta il caso di un 32enne infettato dal verme anisakis, che si annida nel pesce crudo.


L’ambiente nel quale nasce e cresce è quello proprio dell’intestino di mammiferi marini come delfini e foche.

I sintomi non devono quindi essere sottovalutati, specialmente se compaiono dopo aver mangiare del pesce crudo. Allarme in tutta Italia. Anisakis: la causa è nel pesce crudo.


Ancora un allerta per pesce pescato all’estero e commercializzato in Italia, questa volta si tratta dello “Sgombro dei Paesi Bassi”, in un lotto di prodotto sono stati trovati vivi dei parassiti che, se ingeriti, possono persino mettere a rischio la vita. Aquistare pesci eviscerati, soprattutto per le specie più a rischio. Un filetto di Merluzzo che stava per essere acquistato in un noto supermercato e che conteneva una piccola ma grande sorpresa. Ovviamente non tutto il sushi è pericoloso, i rischi di intossicazioni da pesce crudo si hanno solamente nel caso in cui il prodotto non è di buona qualità. In questo articolo cercheremo di sfatare un po’ il mito dei “vermi del sushi” e capiremo come difenderci dall’anisakis e dalla sindrome sgombroide.


Le ASL, che da anni studiano questo problema che tuttavia non si può risolvere (perché sarebbe impossibile eliminare il verme dal mare) hanno trovato una soluzione per evitare la cottura, per chi il pesce vuole mangiarlo crudo : il congelamento. Il pesce fresco può infatti essere congelato, e ci sono due leggi specifiche al riguardo: la prima. Pesce abbattuto e anisakis. ANISAKIS NEL PESCE CRUDO … come eliminarlo?


Se ne discute spesso tra gli appassionati di pesce crudo (e noi che viviamo in Puglia lo conosco bene) è uno dei principali motivi per cui molte persone evitano di consumarlo. Può avere una lunghezza di circa centimetri e nei pesci è visibile ad occhio nudo. Esiste infatti una malattia, detta “del verme delle aringhe, che può provocare guai seri alla salute.


Il nome scientifico è anisakidosi, da anisakis, il verme parassita che si annida nelle pareti dello stomaco e che può essere ingerito mangiando pesce crudo , poco cotto, in salamoia o marinato.

Il Giappone, patria del pesce crudo in tutte le sue forme, ha sempre insistito con battaglie di comunicazione e di prevenzione. E anche se in Giappone spesso il pesce sia mangiato veramente crudo , i cuochi nipponici trattano le carni con due tipi di salse che fungerebbero da antibiotico naturale. L’anisakis, il verme dei pesci. L’insidia del pesce crudo , se non preventivamente congelato, è un verme che provoca l’ anisakiosi.


Presente in alcuni pesci anche il Caenorhabditis Elegans, finito però nel mirino della. Si trova in particolare nel pesce azzurro ma è presente in quasi tutte le specie marittime comprese seppie, calamari, crostacei ed è molto presente nel tonno. Le norme vogliono che le attività che somministrano pesce crudo lo conservino almeno a temperatura inferiore di -gradi per almeno ore.


In alternativa è possibile conservare il pesce crudo -35°C per almeno ore se l’attrezzatura lo consente. Tutto questo serve per eliminare il parassita anisakis pericolosissimo per l’uomo. La sua larva ha una misura di circa cm. Anche in Italia il consumo di pesce crudo è in aumento, soprattutto a causa della diffusione del sushi, specialità della cucina giapponese.


L’assenza di cottura può essere rischiosa, per via della possibile presenza di patogeni e parassiti negli alimenti: l’ anisakis è fra i più pericolosi. Quando si parla di parassiti dei pesci subito salta alla mente il nematode anisakis, parassita che infesta il pesce azzurro e che, se ingerito, può essere anche letale per l’uomo. Ma l‘anisakis non è il solo nemico degli amanti del pesce crudo.

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