mercoledì 29 agosto 2018

Oidio vite trattamenti

Insieme alla peronospora, l’ oidio è tra i problemi più gravi che affliggono la vite , aprendo la strada a infezioni successive di altri patogeni, come la botrite. L’ oidio può infettare tutti gli organi verdi della vite causando i danni maggiori su germogli, grappoli e singoli acini. Un trattamento cautelativo può essere eseguito in prefioritura.


In seguito si interverrà con prodotti di contatto tenendo conto delle fasi fenologiche della vite , dell’andamento climatico e dell’evolversi delle infezioni. Per quanto riguarda la lotta all’ oidio , per i vigneti non molto predisposti possono essere sufficienti anche 4-trattamenti preventivi con zolfo in polvere durante le fasi di prime 3-foglioline, formazione dei grappolini, prefioritura, fine fioritura o allegagione e prechiusura del grappolo. Si tratta, infatti, di un pa-rassita “obbligato”,che sopravvive durante il periodo invernale in una fase di riposo,grazie a strutture spe-cializzate quali i cleistoteci.

La vite è forse la cultivar più importante soggetta agli attacchi dell’ oidio. Se l’infestazione non viene immediatamente contenuta si possono avere gravissime perdite, fino all’intera produzione. Sui grappoli d’uva i danni sono diretti e variano a seconda del momento in cui la malattia colpisce.


Nel caso in cui vengono trascurati gli interventi precoci, iniziando i trattamenti dalla pre-fioritura, il contenimento delle successive infezioni risulta, sempre, molto più difficoltoso. Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. Contro l’ oidio su vite interventi preventivi e precoci Di D. Le spore di Ampelomyces quisqualis distribuite con il trattamento , entrano in contatto con il micelio dell’ oidio e, in presenza di un’elevata umidità, germinano originando un tubetto che penetra nel micelio della crittogama sviluppandosi poi a spese dell’ oidio medesimo. Per il trattamento dell’ oidio sulla vite consigliamo di alternare.

Effettuare sempre i trattamenti nel tardo pomeriggio, mai al mattino o in pieno sole. Per ottimizzare le proprietà dei nostri prodotti, si consiglia di trattare preventivamente a cadenza quindicinale aggiungendo sempre il Tacabin ad ogni trattamento , ad esclusione del periodo di fioritura delle piante da frutto. L’ oidio non penetra all’interno del tessuto vegetale della vite , ma lo attacca dall’esterno, ricoprendolo con il suo micelio, organo riproduttivo da cui svernano le nuove generazioni di funghi. Il micelio attacca la vite in tutte le sue strutture: tralci, foglie, fiori, gemme e acini.


Il Centro eccelle nella ricerca innovativa orientata verso lo sviluppo. OIDIO della vite : intervento autunnale In alcuni vigneti ci sono stati nel corso dell’estate attacchi, a volte massicci, massicci di oidio ai grappoli. Attualmente si osservano sintomi sulle foglie vecchie e sui tralci in lignificazione. Italia, grazie all’uso del-lo zolfo.


L’ oidio , se non si interviene, aumenta di intensità nell’anno sucesivo. I trattamenti di solforazione delle viti attuati mediante l’impiego di macchine impolveratrici dimostra-rono negli anni successivi un’ottima efficacia nel contenimento di questa malattia. Veniamo ora ai principali trattamenti del vigneto contro due parassiti molto insidiosi : peronospora e oidio. Non c’e’ una data certa per terminare i trattamenti ai vigneti, tutto dipende dalle condizioni climatiche e dal tipo di vitigno, comunque il calendario dei trattamenti va eseguito secondo le fasi fenologiche e cambiare i prodotti perché in ogni fase ci sono patogeni diversi.


E le fasi finali sono le più delicate ad esempio nell’invaiatura l’uva viene attaccata da tignola e muffa e di. Salve,dopo aver fatto i trattamenti sistemici nella piccola vigna di uva da tavola,per peronospora e oidio (volte),mi accingo a fare i trattamenti con lo zolfo in polvere semplice. Oidio vite trattamenti.


Le modalità di riproduzione del fungo non incidono sui sintomi della malattia, perché entrambe le specie attaccano le piante provocando sempre quella malattia conosciuta come oidio o mal bianco. Le differenze riproduttive dei funghi patogeni non incidono nemmeno sui trattamenti da utilizzare per combatterli.

La difesa della vite dall’odio deve essere attuata assai presto e cioè prima degli interventi contro la peronospora, specie nelle colline solatie e zone meridionali, ove le viti non maggiormente suscettibili all’ oidio , pertanto i trattamenti vanno effettuati fin dallo stadio delle due tre foglie e proseguiti ad intervalli variabili. Il mal bianco o oidio è una malattia fungina che colpisce la vite. Questa patologia vegetale è tra le più importati e pericolose in viticoltura. Si tratta di una malattia trofica delle piante, anche detta mal bianco, che in inglese prende il nome di powdery mildew, cioè muffa polverosa, proprio per il suo aspetto e la sua consistenza simile al borotalco. Vite Innovazione per la viticoltura: prodotti e servizi integrati per vincere le sfide presenti e future I viticoltori italiani vivono quotidianamente una grande sfida: valorizzare la grande qualità delle loro produzioni in mercati sempre più competitivi ed esigenti.


Peronospora della vite : come curarla In agricoltura biologica l’unico metodo per prevenire e curare la peronospora della vite consiste nel trattamento a base di rame. Nell’agricoltura convenzionale, i trattamenti a base di rame vengono usati e sono raccomandati nella fase di ingrossamento degli acini per scopo preventivo.

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