mercoledì 2 novembre 2016

Parassiti del terreno

Il terreno anche il più fertile ospita numerosi parassiti come animali terricoli, larve ed insetti che si nutrono a spese delle varie colture danneggiando in tal modo la qualità del raccolto e anche l’estetica delle piante ornamentali. Oggi parliamo di parassiti del terreno , in particolare dei nematodi. Vediamo, inoltre, come attuare una buona difesa biologica usando il sovescio di Brassicaceae.


I nematodi sono pericolosi parassiti del terreno , molto dannosi per le colture orticole e non solo. Ce ne accorgiamo quando riusciamo ad osservare i danni, cioè le foglie rose e mangiucchiate da quelli che escono di notte per cibarsi della parte aerea delle piante. La maggior parte è capace di saltare.

Generalmente individuabili sulla superficie del terreno : Lacerano o divorano i semenzali e le parti più tenere della pianta, specialmente al livello del terriccio, lasciando piccoli fori circolari. Come dicevamo all’inizio l’attacco di questi parassiti viene favorito dalle condizioni di “stanchezza del terreno ” perciò molte pratiche attuate per far fronte a questa situazione sono poi le stesse che andrebbero a contrastare i nematodi nel tempo (ampliare le rotazioni, inserire colture miglioratrici e sovesci, apportare letame,…). Gli insetti sono incoraggiati generalmente da una umidità eccessiva. Notizie : La disinfezione (altrimenti detta sterilizzazione) del terreno (e del substrato di coltivazione più in generale) è una pratica che consente di pulire il suolo da quei parassiti (animali e vegetali) che vi risiedono e che possono creare danni alle colture che vi andranno a dimora.


Sono lavori di carattere straordinario in quanto si eseguono una sola volta allo scopo di rendere un terreno naturale adatto alla coltivazione. Alcuni di questi lavori sono talvolta eseguiti anche con macchine industriali (es. macchine movimento terra come apripista, caterpillar, escavatrici a cucchiaio, ecc.). Le lavorazioni del terreno hanno lo scopo di renderlo adatto ad essere seminato e stabiliscono le condizioni che servono alle piante durante il loro sviluppo fino alla raccolta del prodotto.


INSETTI DEL TERRENO : COME FARE. Durante le lavorazioni del terreno dell’orto prima della semina, prestate attenzione alla presenza di queste piccole larve.

In caso positivo, trattate l’area con un insetticida granulare specifico e adatto alla protezione degli apparati radicali delle colture orticole. Concime organico completamente naturale a base di panelli di neem e di ricino in grado di svolgere contemporaneamente due importanti funzioni: nutrizione (apporto di azoto e sostanza organica al terreno ) e disabituante (l’odore dei panelli vegetali è sgradito alle formiche e ad altri insetti del terreno che, infastiditi, si allontanano dalla zona indesiderata). Aumento della massa di terreno esplorabile dalle radici. Controllo delle malerbe e dei parassiti. Interramento dei concimi organici e dei residui colturali.


In base al momento di esecuzione ed alle finalità, le lavorazioni si possono dividere secondo le seguente classificazione: Lavori di messa a coltura: dissodamento. Coltivazione del Nespolo Esposizione. Ama i luoghi soleggiati per molte ore al giorno al riparo dal vento e con temperature non inferiori ai 15° C. Il terreno adatto alla coltivazione del nespolo del Giappone è quello leggero, fresco, ricco di sostanza organica e ben drenato. I vermi non sono altro che le sue larve.


Ciao a tutti, nel terreno del mio orto sono presenti in gran numero delle larve bianche, ho fatto una ricerca in internet e credo siano quelle dei maggiolini. In commercio esistono dei granulari da aggiungere al terreno al momento della vangatura, tuttavia vorrei provare ad usare un metodo più naturale ma non so come fare. Qualsiasi terreno ospita nel suo sottosuolo molti insetti che vivono nella terra, alcuni sono utili mentre altri sono parassiti. Si tratta di insetti che, allo stadio larvale, possono essere molto pericolosi, in quanto attaccano voracemente le radici e il colletto delle giovani piantine sino a reciderle. La semina del sorgo avviene generalmente a maggio, onde evitare i ritorni di freddo tipici di marzo e aprile, di cui soffrirebbe.


Terreno e clima adatti al nocciolo. Per il noccioleto serve un terreno ricco e un clima privo di sbalzi di temperatura, sono ottime le zone collinari. Se si vuole piantare un nocciolo conviene scegliere una posizione esposta al sole o solo parzialmente ombreggiata, che sia abbastanza riparata dal vento. Dopo aver verificato la fattibilità della coltivazione di tartufo in base ai risultati dello studio preliminare del terreno , si passerà alla sua lavorazione, che dovrà essere effettuata durante il periodo estivo e consisterà nel rimuovere ogni tipo di pianta presente ma senza andare troppo in profondità per non danneggiare o alterare l.

Particolare attenzione dunque va data a questo passaggio durante la coltivazione dei carciofi al fine di non sprecare il lavoro fatto. Per gli insetti parassiti del terreno sono discretamente e caci i panelli di Ricino e di Neem, applicati al trapianto, in buca, vicino al pane di terra. Per chiocciole e limacce, le esche di Fosfato ferrico, distribuite sul terreno al trapianto sono solitamente risolutive. Un’altra tattica preventiva contro le afidi è la pacciamatura, ossia coprire il terreno con un po’ di paglia o con un telo di plastica al fine di determinarne il surriscaldamento, che impedisce gli attacchi dei parassiti e la crescita delle erbe infestanti.


Arriva dalla Spagna un’innovativa tecnologia sostenibile che sfrutta l’ozono per la disinfestazione del terreno. E che, in conclusione della prima campagna di test sul campo, ha dimostrato non solo di essere in grado di eliminare nematodi, virus, funghi e batteri con un efficacia vicina al 1 (senza lasciare alcun tipo di residuo), ma anche di contribuire significativamente all. Per quanto riguarda il terreno il frumento duro dà migliori risultati in quelli piuttosto argillosi, di buona capacità idrica, mentre rifugge da quelli tendenti allo sciolto. Siamo di fronte a condizioni limite per la coltivazione del grano duro nei terreni di tipo franco – argilloso, con forte presenza di tufo. Per il substrato si sceglie un terreno pesante, arricchito da compost organico maturo e da una piccola percentuale di sabbia o pietrisco fine.


In genere per chi vuole coltivare questa specie ottenendo anche una buona produzione di frutti ma si trova in zone non proprio calde è possibile anche una coltivazione in serra. Viceversa, se la coltivazione non è mai stata oggetto di autorizzazione, allora possiamo parlare di usucapione. Ecco perché la coltivazione pura e semplice di un terreno , quando autorizzata dal titolare, non costituisce un elemento sufficiente per far scattare l’usucapione, trattandosi di un’attività che può essere svolta da chiunque.


Di conseguenza il suolo agrario si presenta generalmente sotto forma di grumi di particelle legate tra loro.

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