giovedì 17 dicembre 2015

Abbattere il pesce

Abbattere il pesce in casa è possibile, a patto di essere in possesso di un freezer abbastanza potente e di molta pazienza. Considerato infatti che nessuno in casa possiede i costosi abbattitori presenti nei ristoranti capaci di abbattere il pesce in un tempo piuttosto limitato, in casa il congelamento dovrebbe durare almeno ore! In alternativa, per consumare pesce crudo a casa in maniera sicura, si può richiedere al proprio rivenditore di fiducia di abbattere il pesce che si intende consumare crudo prima di ritirarlo.


Basterà tener presente che si tratta di una procedura lunga, e quindi è necessario richiedere il servizio almeno un giorno e mezzo prima. Se si mangia pesce crudo d’abitudine ci si può dotare di abbattitori casalinghi che si trovano in commercio, oppure: chiedere al pescivendolo di abbattere il pesce prima di consegnarvelo, attenzione però che, come detto, il procedimento non è immediato quindi il pesce va ordinato prima per dar modo al pescivendolo di effettuare il trattamento. Il caso Cannavacciuolo ha dato adito a vari dubbi presso i nostri lettori.

Abbiamo già chiarito il tema di fondo, circa le regole di igiene nei ristoranti. Approfondiamo ora il concetto di pesce abbattuto o pesce congelato, a seconda dei casi. Abbattimento del pesce , quando è necessario (e obbligatorio) Il pesce fr. Basterà mettere il pesce a riposare in congelatore, per almeno ore (quindi giorni), per poi scongelarlo in vaschetta asettica prima del consumo. Si tratta di una procedura che è valida sia per i crostacei, sia per tutti i pesci che in genere si consumano crudi, come tonno, salmone e ricciola.


Problemi e fastidi che possono venire sia dal consumo del pesce crudo che di quello marinato o affumicato a basse temperature. Chi voglia evitare la cottura (il modo migliore per eliminarlo) deve ricorrere alla congelazione. Ricordiamo che la normativa europea impone a negozianti e ristoratori di congelare il pesce destinato a essere consumato.

Pesce crudo: le regole per evitare rischi. Nel documento viene stabilito che chi consuma pesce crudo deve averlo preventivamente abbattuto. Il pesce crudo, in Italia è diventato molto di moda negli ultimi anni, anche se in giro per il mondo lo si consuma da sempre. Il Giappone ha alla base della sua cucina, moltissime preparazioni di “crudo” con varietà di pesce ed abbinamenti che in Italia non sono mai arrivati. Tutti ormai conoscono sushi e sashimi, anche se probabilmente si fa ancora tanta confusione.


Di che rischi sto parlando? Spero che non si stia parlando anche dei rischi da batteri e virus. Ministero della Salute italiano stabilisce che, gli esercizi che trattano e somministrano sushi e pesce crudo, devono conservarlo ad una temperatura inferiore a -20° per un periodo continuativo minimo di ore per debellare l’anisakis, parassita presente nei pesci pericolosissimo per l’uomo. Fatto ciò, bisogna lasciar scongelare il pesce in frigo. Ovviamente, più i tranci sono piccoli e più sarete sicuri che il freddo arriverà fino al cuore (se dovete preparare una tartare di salmone, congelate il pesce crudo già tagliato a cubetti).


Alcuni possono rappresentare un rischio per la salute dei consumatori nel caso in cui il pesce sia consumato crudo o non completamente cotto. Il pesce crudo rappresenta una fetta (si perdoni il gioco di parole) della cultura alimentare tradizionale identificabile in ogni regione o località costiero-marittima del globo. Se vuoi stupire i tuoi ospiti, prepara il Carpaccio di aragosta con zucchine e agrumi. Per aprire il pasto con un tocco da chef, prova a cucinare la Tartare di seppie con rucola, nocciole e vaniglia.


Vuoi far mangiare il pesce crudo anche ai più piccoli? Secondo le indicazioni fornite dal Regolamento CE n. C e successivamente mantenerlo a questa temperatura per almeno ore.

E’ pertanto opportuno specificare in menù che si tratta di pesce crudo abbattuto. Per questo motivo il consiglio migliore che si può seguire se si desidera preparare specialità a base di pesce crudo in casa, in totale sicurezza, è senza dubbio quello di lasciar abbattere il pesce da consumare per almeno ore consecutive all’interno del proprio freezer. In genere la cottura consente di abbattere gran parte dei rischi legati al consumo di pesce contaminato, ma assumere pesce crudo richiede alcune attenzioni per ridurre la possibilità di intossicazioni e infezioni causate da batteri patogeni oppure di infezioni da parte di parassiti. Ma pensate che le viscere dei pesci , che contengono il famoso Anisakis o le sue uova o le sue larve, tolte quando il pesce è morto da poco, vengono rigettate in mare e mangiate da altri pesci o dai gabbiani. Ed anche in tale caso la catena continua.


Il pesce crudo può essere contaminato da diversi microrganismi che provocano infezioni o tossinfezioni, come Listeria, Escherichia coli, Salmonella, tutti batteri che provocano problemi gastrointestinali problema relativo non solo al pesce crudo, ma anche ad altri alimenti come carni, latte crudo e derivati.

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