Peronospora della vite. Come riconoscerla, il ciclo biologico dalla incubazione alle infezioni, le azioni per prevenire e curare una delle malattie più gravi della vite e non solo. Sintomi e rimedi per eliminare la peronospora della vite.
La peronospora è definita la malattia più grave che possa attaccare la vite. Ciclo bio-epidemiologico Emissione zoospore e infezione: Garantita dalla presenza di acqua sulla superficie dei tessuti.
Il suo ciclo vitale si compie sottraendo importanti sostanze nutritive alla pianta colpita. Questo fungo, in base alla specie a cui appartiene, si può riprodurre per via sessuata o asessuata. Per le solanacee la peronospora è la malattia crittogamica più pericolosa, in grado di manifestarsi con impressionante violenza. Il termine peronospora in agricoltura viene impiegato facendo riferimento ad una malattia causata da svariati agenti patogeni e che colpisce un gran numero di piante.
Gli attacchi gravi di peronospora determinano in genere la caduta anticipata delle foglie (filloptosi). Morfologia e ciclo biologico. La Plasmopara viticola meglio conosciuta come peronospora della vite è originaria del nuovo mondo.
Il micelio è costituito da ife cenocitiche di 8-micron di diametro, che differenziano austori globulari di 4-micron (organi di nutrizione). Il fungo vive negli spazi intercellulari dei tessuti dell’ospite, ma gli austori penetrano nelle cellule dell’ospite, mediante invaginazione del plasmalemma. Durante questa fase il fungo, che rimane attaccato alle parti morte della pianta, inizia la produzione di oospore.
Le tre sostanze agiscono con attività preventiva e curativa su tutte le fasi del ciclo biologico del fungo. In aggiunta andrebbe utilizzato anche del Boroplus: migliora l’allegagione e preveniene l’acinellatura. In post fioritura utilizza Pasta Caffaro a base di rame per la peronospora e Tiovit jet a base di zolfo per l’oidio.
Anche in post-allegagione (ovvero dopo che si sono formati gli acini) il grappolo può essere colpito dalla peronospora la quale entra attraverso gli stomi (in pratica delle aperture che consentono lo scambio gassoso fra interno ed esterno, in particolare l’entrata di anidride carbonica e la fuoriuscita di ossigeno) dei piccoli acini fino a. I danni sulla vite da vino ad opera della peronospora vengono essenzialmente legati alla defogliazione e alla perdita dell’intera produzione in grappoli. Sintomi: si manifestano su foglie, grappolo, germogli e tralci, e dipendono dalla fase fenologica in cui si verificano le infezioni. Phytophthora infestans è un patogeno facoltativo, che può essere considerato emibiotrofico in quanto spesso le cellule vegetali colpite muoiono.
Il ciclo biologico di P. Cura ma previene anche, viene assorbito in modo rapido e il suo effetto “protettivo” dura per tutto il ciclo colturale. Esistono anche dei rimedi naturali ed è sempre meglio provare questa strada prima di imboccarne altre più nocive per l’ambiente. CONOSCERE IL CICLO PER IMPOSTARE LA DIFESA.
L’oidio della vite è in grado di trascorrere l’inverno sia come cleistotecio, negli anfratti del ritidoma ovvero nella corteccia, sia come micelio nelle perule delle gemme.
In quest’ultimo caso, l’esordio della malattia consiste nella comparsa di sintomi precocissimi. Identificazione dei sintomi. Istruzione per conoscere e combattere la peronospora della vite a cura dei professori G. Micosi - Oidio della vite Viticoltura - Coltivazione della vite Classificazione.
Il fungo è stato introdotto con le viti americane con le quali, a quei tempi si tentava di ricostruire i vigneti invasi dalla fillossera. Essa si manifesta con delle macchie, di colore diverso a seconda della pianta, sulla parte superiore delle foglie: violacee nella rosa, traslucide per la vite, brune per il pomodoro e così via. Colpisce tutte le parti verdi della vite con problemi maggiori sul grappolo.
Sono state analizzate le risposte biochimiche messe in atto dalla pianta a seguito dell‟infezione di P. HPLC le fitoalessine di natura stilbenica. Le prove di tolleranza a P. Strategia per la difesa della vite da peronospora e oidio A curadi: L.
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