venerdì 14 giugno 2019

Innesto vite americana

La vite selvatica può dare enormi soddisfazioni. Infatti, a seconda del tipo, questa può produrre uva da vino oppure uva da tavola. A questo punto possiamo. Per farla breve: tutte le varietà di vite selvatica, tra cui rientrano anche vite italiana e vite americana , hanno bisogno dell’ innesto , ma si dovrà fare molta attenzione alle qualità di piante che verranno innestate tra loro.


Questa vite non va usata nemmeno come porta innesto. Sarebbe, infatti, un errore innestare una vite europea o americana su una vite canadese.

Il problema della fillossera fu superato con la pratica dell’ innesto : sfruttando la resistenza dell’apparato radicale di alcune varietà di vite americana era possibile innestare le varietà di vite europea aggirando il parassita che aveva distrutto le vigne di mezza Europa. L’ innesto della vite come soluzione. Vorrei sapere se la vite americana che si usa maggiormente come portainnesto ad esempio: Vitis Riparia, la Vitis Berlandieri e la Vitis Rupestris, si trova in commercio.


Gli innesti della vite consentono di propagare e moltiplicare il numero delle nostre piante senza doverne acquistare altre. La loro buona riuscita dipende esclusivamente dalla qualità della tecnica con cui si realizzano (deve essere perfetta, altrimenti il lavoro fatto è completamente inutile). Prima di leggere questo nostro approfondimento intitolato “ innesto della vite , metodologia e periodo ideale“, vi consigliamo di leggere l’articolo intitolato “ Innesto , le condizioni per l’attecchimento“, così da aumentare le probabilità di successo del vostro operato.


Non è semplice, fai come consigliato da Piotre. Per la talea preleva un pezzo di tralcio (50cm) e lo metti a radicare nel terreno.

Mettine a dimora più di uno nel caso qualcuna non attechisca. Non temono le fredde temperature della stagione invernale ma devono essere protetti dalle correnti fredde provenienti da nord. Concimazione, semina, messa a dimora, coltivazione in vaso o in piena terra.


Vite americana : potatura, cure e tutte le informazioni sulla sua coltivazione. Innesti a marza: a spacco, sottocorteccia, spacco inglese. Le normative nazionali riguardo portainnesti e talee da innesto ,impediscono l’uso di varietà non derivanti da selezione clonale nel caso della vite.


Di seguito un elenco dei portainnesti più utilizzati e loro tipicità. Entrambe sono piante rampicanti da foglia vigorose e coprono in modo rapido muri, recinzioni o pergole, grazie ai viticci che le permettono di salire in verticale. Come si innesta una vite. Sui portainnesti di vite americana questo parassita attacca per lo più le foglie, dando luogo alla formazione di galle. Le radici sono invece colpite in modo più lieve e meno preoccupante.


Quindi, in seguito all’intuizione tecnica, si decise di utilizzare le viti americane come portainnesti della vite europea. Ampelopsis brevipedunculata), con la quale viene a volte confusa. Portainnesti americani: miti da sfatare per partire col piede giusto.


In un precedente articolo si è accennato alla mutazione della fisiologia della vite e delle caratteristiche dei vini a seguito dell’avvento del portainnesto americano, inevitabile quasi ovunque per contrastare la fillossera. Considerata la resistenza della vite americana alla fillossera e poiché quest’ultima, come si è detto, agisce danneggiando le radici, si decise di dare alla vite europea un piede americano, cioè di innestare la pianta europea su un tralcio di vite con radice americana. Mi spiego meglio: ho diverse piante di vite che producono ogni anno uva da vino,ma altre che si presentano con una foglia di forma e di colore differente (più rossa) che non producono uva.


Mi è stato detto che si tratta di vite selvatica che deve essere innestata.

Dovrà rispettare le polarità, ovvero la parte inferiore sarà quella da innestare. Un immenso lavoro si compì in quegli anni che videro intere regioni viticole ricostruite con le nuove barbatelle bimembre. Una delle prime cose che si impara quando si decide di realizzare un vigneto è che cio che si pianta non è una “piantina”, una “piccola vite ” o peggio ancora un “alberello”, bensì una barbatella.


La barbatella viene ricavata da una vite già “adulta”, da cui viene “tagliato” un tralcio (detto anche talea).

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