giovedì 30 marzo 2017

Anisakis in quali pesci si trova

Questi parassiti si annidano nelle pareti dello stomaco, e il solo modo prevenire l‘intossicazione da pesce crudo è evitare di mangiare pesce crudo o poco cotto. Io l’ho trovato pulendo delle acciughe e ho pensato che sarebbe stato interessante parlarvene nel blog. Anisakis : cos’è, dove si trova e cosa provoca. In quali pesci vive, come combatterlo.


Molti chef dovrebbero saperlo, nelle loro ricette di pesce crudo.

Articolo realizzato dalla redazione Informazioni sui Consulenti Scientifici. Gli ospiti di anisakis sono animali che non mangiamo, come i cetacei, orche e altri cetacei carnivori, soprattutto, o meglio il loro intestino, sono l’ambiente di vita ideale di questo verme che lì trova una compagna e si riproduce, facendo le sue uova. In coloro che lavorano nel trattamento del pesce sono state osservate altre manifestazioni, come attacchi asmatici, congiuntiviti e dermatiti da contatto. Cos’è l’ anisakis e dove si trova ? Perchè è pericoloso mangiare pesce crudo?


Quali sono i rischi, i sintomi ed i rimedi contro l’ anisakis ? L’ anisakis simplex detto anche verme delle aringhe è un parassita che normalmente svolge il suo ciclo vitale in ambiente marino.

Principalmente nel salmone, tonno, sgombro. Dall’avdome dei pesci infestati però, questo è parassita e diffonde rapidamente ai tessuti e può invadere anche altri esemplari sul bancone della pescheria o. Inoltre può essere presente nelle ostriche. Le larve di anisakis ingerite tramite il consumo di pesce infetto possono impiantarsi sulle pareti dell’apparato gastrointestinale provocando una parassitosi che può essere di tipo acuto oppure cronico.


Per distruggere questo parassita il sale. Il consumo di pesce crudo da consumo di nicchia è diventato consumo diffuso. Consumare pesce crudo o poco cotto implica sicuramente un maggior rischio di contrarre intossicazioni e infezioni causate da batteri, virus e parassiti.


L’ anisakis è il parassita incubo di ama il pesce , i cui rischi non vanno assolutamente sottovalutati. Ovviamente non tutto il sushi è pericoloso, i rischi di intossicazioni da pesce crudo si hanno solamente nel caso in cui il prodotto non è di buona qualità. In questo articolo cercheremo di sfatare un po’ il mito dei “vermi del sushi” e capiremo come difenderci dall’ anisakis e dalla sindrome sgombroide. Il parassita più importante nei pesci di acqua salata è l’ anisakis , un verme tondo (nematode) e biancastro, appartenente alla famiglia degli Anisakidae, che si trova soprattutto nel pesce azzurro.


L’ambiente nel quale nasce e cresce è quello proprio dell’intestino di mammiferi marini come delfini e foche. I parassiti dei prodotti ittici possono essere suddivisi in due gruppi, a seconda che si tratti di pesci di acqua salata o di acqua dolce. Con la moda del sushi che sta impazzando si torna a parlare di anisakis : un parassita che si trova nel pesce e che può essere molto rischioso per la salute umana.


Può infatti annidarsi nello stomaco e causare una parassitosi ma anche scatenare una reazione allergica.

Le uova, una volta diffuse in mare, si schiudono diventando larve, di cui sono ghiotti molti pesci tra cui i calamari, che a loro volta sono prede di altri pesci che comunemente consumiamo a tavola. Quella dell’ anisakis è un particolare famiglia di vermi parassiti, in genere presente nell’intestino dei mammiferi marini, come i delfini e le foche. Nello stadio di larva, si trova anche in molti pesci , come il salmone, il tonno, le acciughe, il merluzzo e lo sgombro, nei quali è diffusissimo. Se invece si preferisce preparare il pesce a casa propria, per eliminare il rischio di anisakis è indispensabile cuocere o congelare il pesce a temperature adeguate per un tempo sufficientemente lungo, pari ad almeno ore. Tra i congelatori domestici solo quelli a tre o quattro stelle sono in grado di raggiungere la temperatura richiesta.


Il problema riguarda le larve di questo parassita visibili ad occhio nudo (misurano da a millimetri) localizzate nelle viscere di molte delle specie ittiche, come dimostra uno studio condotto dall’Istituto di Ispezione degli Alimenti dell’Università di Milano e pubblicato su Food Control. Anche oggi riporteremo piccoli accorgimenti che possono praticamente azzerare i rischi. Questo articolo non piacerà molto (o forse sì?), a chi, come me, ama il pesce. In particolar modo, il pesce crudo. L’infezione parassitaria causata dal pesce crudo.


L’ anisakis è un verme di colore biancastro, visibile all’occhio umano che vive nelle viscere di moltissime specie di animali marittimi. Si trova in particolare nel pesce azzurro ma è presente in quasi tutte le specie marittime comprese seppie, calamari, crostacei ed è molto presente nel tonno. Questo parassita si trova di solito nelle cavità orali o nel tubo digerente dei pesci , ma a volte migra verso la muscolatura, dopo la morte dell’animale ospite.


Oltre a reazioni allergiche, l’ anisakis può provocare intossicazione. Da quello che abbiamo visto finora è evidente come il rischio anisakis con pesce crudo sia un rischio da non sottovalutare: per questo è utile essere ben informati. Ad esempio è importante sapere quali sono i pesci che con maggiore frequenza vengono colpiti da questo parassita.


Pesce crudo e rischio anisakis L’ anisakis è forse il parassita più diffuso tra i pesci di acqua salata e si può trovare sia nel Mar Mediterraneo che negli Oceani Atlantico, Pacifico e Indiano.

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