mercoledì 29 marzo 2017

Ossiuri uova

Una femmina di ossiuro può contenere dalle 11. Il bambino, ma anche l’uomo adulto, si infesta ingerendo le microscopiche uova del verme. Il succhiarsi il pollice è un fattore di rischio.


Il parassita in questione è l’enterobius vermicularis, comunemente denominato ossiuro , un vermetto di colore bianco che ha come sedi abituali il tratto tra il colon e l’ano. La femmina produce circa 10. Le uova di ossiuri possono fissarsi anche su questi capi, soprattutto quando dormi, quindi è di estrema importanza lavarli ogni giorno in acqua molto calda e con un detersivo per bucato.

L’infezione si diffonde principalmente per via oro-fecale: in sostanza, le uova degli ossiuri sono talmente piccole che possono annidarsi sui vestiti, nella biancheria, ma soprattutto sulla mani. Dopo aver defecato, se non ci si lavano le mani con cura, si rischia di diffondere le uova degli ossiuri ovunque. Le larve dei parassiti intestinali si sviluppano nell’intestino tenue per poi passare nel colon. Gli ossiuri depongono le uova nell’area intorno all’ano. Questo provoca il sintomo più caratteristico della malattia, ovvero il prurito anale.


Nel mio lavoro di tutti i giorni spesso mi trovo a fare i conti con sintomatologie di tutti i tipi, e alcune di queste sembrano non evidenziare un’eziologia, una causa specifica. Quando gli ossiuri depongono le uova a livello anale e perianale, il bimbo avverte una sensazione di intenso prurito e, facilmente, si gratterà. Vediamo di cosa si tratta.


Le uova degli ossiuri , sono resistenti, e possono sopravvivire all’aria aperta fino a due o tre settimane.

Sono vermi che si muovono di continuo e durante le ore notturne abbandonano l’intestino per dirigersi in direzione dell’ano, per depositare le uova sulla pelle circostante. Al contrario di quanto avviene per molti altri parassiti, le uova degli ossiuri diventano infestanti già dopo pochi minuti dalla loro deposizione. Una volta che le uova maturano contengono già i vermi e diventano molto pericolose, perchè in grado di re-infettare lo stesso soggetto o di altri. Buona parte dei vermi adulti si localizza nel cieco ma le femmine gravide di notte si spostano nella zona perianale dove depositano le uova che possono essere riscontrate nelle pliche perianali mentre il verme è di semplice riscontro nelle feci, più raramente nella vagina qualora sia stata infettata. Il trattamento più comune in caso di infezione da ossiuri è l’albendazolo (Albenza).


Poiché le uova del parassita possono sopravvivere per un paio di settimane, il paziente dovrà assumere una seconda dose del farmaco dopo due settimane per ridurre il rischio di reinfezione. Le uova sono generalmente più resistenti e possono rimanere nell’ambiente anche per diverso tempo senza la necessità di un ospite, pur mantenendo le capacità infettive. La maggior parte delle infezioni gastrointestinali parassitarie sono dovute all’assunzione di acqua o cibo contaminato con le uova. Sembrano muovere vermi bianchi. In tali condizioni, la loro redditività può durare fino a diversi mesi.


I vermi nelle feci rappresentano un grosso problema anche per gli animali domestici, che vanno trattati di norma una volta all’anno, oltre che negli immediati mesi successivi alla nascita, in cui la quantità di vermi e di uova nel loro intestino è molto elevata. La presenza di ossiuri nelle feci non è un evento raro, poiché questi parassiti infettano milioni di persone al mondo. I più colpiti sono i bambini, ma anche gli adulti e le donne in gravidanza possono essere contagiati. Nelle feci vermi vivi non compaiono ma talvolta filamenti bianco-trasparenti si…domani abbiamo esame delle feci ma seco do lei tale sintomatologia puo associarsi a parassiti?


Dato che le uova di ossiuri probabilmente si trovano su giocattoli, biancheria ed abbigliamento, bisogna fare una pulizia accurata per evitare le recidive. Uova di ossiuri in un bambino. Il bambino può raccogliere parassiti nella scuola materna, quando entra in contatto con altri bambini, mentre gioca nella sabbia, nel parco giochi o in contatto con animali domestici. I sintomi degli ossiuri.


Il primo segnale è proprio il riconoscimento degli ossiuri nelle feci, oppure un prurito del sederino, soprattutto durante la notte quando gli ossiuri depongono le uova in zona anale.

Altri sintomi possono essere comuni a diverse forme virali o altre malattie infantili, come inappetenza, calo di peso, sonno molto. Così un bambino già infetto, si gratta il culetto per il prurito (oppure uno che gioco sulla terra o sabbia dove si annidano le uova di ossiuri ), tocca i giocattoli, che a loro volta sono utilizzati da altri bambini, che poi si portano le mani in bocca… ed ecco che pure loro hanno contratto l’enterobiosi. Vermi piccoli e bianchi che causano un fastidioso prurito anale, gli ossiuri sono responsabili di una tra le parassitosi più comuni nell’uomo. Per questo motivo le infestazioni da uomo a uomo sono frequenti, così come il fenomeno dell’auto-infestazione.


Come avviene il contagio e quali sono i soggetti a rischio? I parassiti intestinali possono essere trasmessi ingerendone le uova , magari nutrendosi di carni crude o poco cotte oppure entrando in contatto con animali che ne sono già affetti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, ci sono almeno miliardi di persone che soffrono di questo problema e non tutte vivono in Paesi poveri.

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