Il parassita Anisakis chiamato anche parassita del pesce azzurro, è forse poco conosciuto ma facile da incontrare. Io l’ho trovato pulendo delle acciughe e ho pensato che sarebbe stato interessante parlarvene nel blog. Insieme cerchiamo di capire di più sull’Anisakis: sintomi, in quali pesci si trova, come evitarlo. L’Anisakis è un parassita del pesce che può accidentalmente infestare l’uomo quando lo consuma crudo.
Anche oggi riporteremo piccoli accorgimenti che possono praticamente azzerare i rischi.
Questo articolo non piacerà molto (o forse sì?), a chi, come me, ama il pesce. In particolar modo, il pesce crudo. Il ciclo vitale del parassita si compie nel mare e l’uomo rappresenta un ospite accidentale e che non permette loro di portarlo a termine, al contrario di alcuni mammiferi marini infetti (come ad esempio balene, delfini o leoni marini) che defecando nel mare rilasciano le uova del parassita. Quando si parla di parassiti dei pesci subito salta alla mente il nematode anisakis, parassita che infesta il pesce azzurro e che, se ingerito, può essere anche letale per l’uomo. Ma l‘anisakis non è il solo nemico degli amanti del pesce crudo.
Come consulente della qualità dei prodotti ittici ho ispezionato personalmente parecchie tonnellate di pesce allevato in mare aperto e molto raramente ho riscontrato la presenza del parassita , al contrario è molto presente nel pesce pescato nelle zone costiere. Mangiare pesce non cotto fa da sempre parte della nostra tradizione, sopratutto di alcune regioni costiere del meridione, ma è sopratutto negli ultimi anni che si è diffuso il consumo di pesce crudo, inseguendo la moda proveniente dal Giappone e da. Mangiare pesce crudo comporta sicuramente un maggior rischio di intossicazioni e infezioni causate da batteri patogeni, oppure di infezioni da parte di parassiti.
Con la moda del sushi che sta impazzando si torna a parlare di anisakis: un parassita che si trova nel pesce e che può essere molto rischioso per la salute umana. Può infatti annidarsi nello stomaco e causare una parassitosi ma anche scatenare una reazione allergica. Un pesce parassita che si nutre (anche) all’interno dei genitali dell’uomo. Il pesce Candiru, il pesce vampiro. Il candirù o canero (Vandellia cirrhosa), detto anche “ pesce stuzzicadenti”, è un pesce osseo d’acqua dolce che fa parte della famiglia Trichomycteridae.
Tutte le malattie batteriche coinvolgono i tessuti profondi del pesce , quindi l’applicazione di un disinfettante superficiale come il blu di metilene o il verde malachite ha ben poche possibilità di successo. Il parassita muore se viene sottoposto a congelamento a - 20° per ore o cotto a temperature superiori a gradi. Cerca dei piccoli puntini bianchi sul corpo del pesce rosso.
Quando comincia a nutrirsi dei fluidi corporei della pelle e delle pinne del pesce , tende a incistarsi su se stesso e apparire come piccole chiazze o macchie bianche. Questo parassita non è molto visibile quando inizia a svilupparsi. Sappiamo che all’interno del pesce (in alcuni più di altri) spesso nascono parassiti pericolosi e addirittura mortali per l’uomo.
Come si previene il rischio di contrarre parassiti dannosi come l’Anisakis? Solitamente è sufficiente cuocere il pesce , ma nel caso del sushi è d’obbligo l’abbattimento della materia prima. In realta’ il pesce probabilmente muore in un ambiente non adatto a lui come un’ uretra umana, ma e’ piu’ facile che muoia prima l’ospite per lo shock: e’ dolorosissimo (anche perche’ il pesce , nutrendosi del sangue, si gonfia leggermente, bloccando il condotto) e nell’uretra ovviamente blocca la fuoriuscita dell’urina. Sushi, occhio al parassita nel pesce crudo. E uno studio lo fotografa.
Una ricerca portoghese riporta il caso di un 32enne infettato dal verme anisakis, che si annida nel pesce crudo.
Parassiti intestinali: cosa sono e dove si trovano. Il parassitismo è un’interazione biologica fra due organismi di specie diverse, nella quale il parassita trae un vantaggio, in genere correlato al nutrimento e al benessere ambientale, a spese dell’ospite, creando a quest’ultimo un danno biologico. L’ultimo stadio avviene in quello che si chiama “ospite definitivo”, in cui il parassita raggiungere l’età adulta, si moltiplica e diffonde nuovi esemplari che seguiranno lo stesso ciclo. I parassiti possono essere ingeriti attraverso carne e pesce poco cotti oppure andati a male. I parassiti sono presenti anche in alcuni cibi come frutta e verdura (verdure concimate con feci umane o acque nere).
Quindi assicurati di lavare bene questi alimenti prima di consumarli. Il parassita quindi si sostituisce alla lingua del pesce collegando il proprio corpo ai muscoli della lingua. Il nome scientifico è anisakidosi, da anisakis, il verme parassita che si annida nelle pareti dello stomaco e che può essere ingerito mangiando pesce crudo, poco cotto, in salamoia o marinato. L’anisakidosi è diffusa soprattutto nelle zone dove si mangia abitualmente il pesce crudo, ad esempio in Giappone. Anche in Italia il consumo di pesce crudo è in aumento, soprattutto a causa della diffusione del sushi, specialità della cucina giapponese.
L’assenza di cottura può essere rischiosa, per via della possibile presenza di patogeni e parassiti negli alimenti: l’ anisakis è fra i più pericolosi.
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