Articolo realizzato dalla redazione Informazioni sui Consulenti Scientifici. C’è l’anisakiasi gastrica, i cui sintomi compaiono a distanza di 4-ore dal pasto incriminato a base di pesce crudo o poco cotto. Chi ne viene colpito avverte nausea, vomito e dolore nella parte alta dell’addome.
Mangiare pesce crudo non è mai stato così di moda nel nostro paese. Il sushi, in particolare, è ormai un piatto comune grazie alla formula ”All You Can Eat” che offre la possibilità di mangiare ciò che si vuole ad un prezzo prefissato. Forti dolori addominali, nausea e vomito.
Se abbiamo consumato pesce crudo o poco cotto all’origine dei disturbi potrebbe esserci l’anisakiosi. Si tratta di un’ infezione del tratto gastrointestinale causata, appunto, dall’ingestione di prodotti ittici crudi o cotti non a sufficienza contenenti larve di anisakis, un verme parassita. Dopo aver approfondito come scegliere bene il pesce crudo e il sushi, questa volta ci occuperemo di anisakis e dei sintomi a esso legati.
Prima di entrare nel merito dell’anisakis dal punto di vista dei sintomi che è in grado di provocare, è bene definirlo per capire meglio di cosa si tratta. I sintomi non devono quindi essere sottovalutati, specialmente se compaiono dopo aver mangiare del pesce crudo. Anisakis: la causa è nel pesce crudo.
Ovviamente non tutto il sushi è pericoloso, i rischi di intossicazioni da pesce crudo si hanno solamente nel caso in cui il prodotto non è di buona qualità. In questo articolo cercheremo di sfatare un po’ il mito dei “vermi del sushi” e capiremo come difenderci dall’anisakis e dalla sindrome sgombroide.
La diagnosi definitiva dell’anisakiasi intestinale è spesso impegnativa e l’identificazione diretta del parassita nell’intestino molte volte non è fattibile. L’anisakidosi è sempre provocata da questi parassiti, che come abbiamo accennato si trovano nello stomaco e nella carne del pesce. I criteri diagnostici più importanti sono caratteristiche cliniche compatibili con l’anisakiasi intestinale e una storia di ingestione di pesce crudo o poco cotto. Questi parassiti si annidano nelle pareti dello stomaco, e il solo modo prevenire l‘intossicazione da pesce crudo è evitare di mangiare pesce crudo o poco cotto. Pesce crudo nell’alimentazione: i rischi correlati al suo consumo.
Il pesce è un alimento essenziale della nostra dieta. Infatti l’Italia, in virtù della posizione geografica che occupa al centro del Mediterraneo, ha sempre avuto una millenaria tradizione marinara e di pesca. Il più importante fattore di rischio è il consumo di pesce crudo mentre il contatto tra persone ha un ruolo secondario.
Infezioni batteriche correlate al pesce. I batteri che possono essere trasmessi da pesce contaminato possono provocare patologie più gravi rispetto ai virus. La maggior parte delle intossicazioni alimentari è causata da batteri e virus, ma anche alcuni parassiti e agenti chimici possono essere all’origine di disturbi gastrointestinali e sistemici. Batteri pericolosi possono crescere nella carne e nel pesce , nei latticini e nei cibi preparati, cucinati e non, lasciati troppo a lungo a temperatura ambiente. I cibi conservati, specialmente quelli di produzione domestica, possono contenere un batterio che non ha bisogno di ossigeno per moltiplicarsi e che non è distrutto dalla cottura.
Il rischio di di contrarre l’anisakidosi è solo da valutare se è stato consumato pesce crudo , affumicato o marinato, nel caso di pesce cotto invece il parassita sarà sicuramente morto come le larve. Intossicazione da pesce , vediamo sintomi e rimedi per combatterla. I sintomi dell’intossicazione alimentare da pesce non sono per niente piacevoli, diarrea, nausea e vomito dopo avere mangiato pesce crudo o cotto con dei problemi di conservazione.
Nel caso dovessero presentarsi i suddetti sintomi dopo aver mangiato frutti di mare o pesce crudo , è necessario rivolgersi immediatamente ad un medico. Quali sono i rischi associati al consumo di pesce crudo ?
Si tratta di vermi parassiti che sono diffusi principalmente nei Paesi in cui si mangia abitualmente il pesce crudo , come il Giappone. Alcune persone, dopo o durante l’ingestione di pesce crudo o poco cotto, avvertono una sensazione di prurito in gola, si tratta del verme che si muove nella bocca o nella gola. In questi casi è possibile estrarlo oppure espellerlo e prevenire così l’ infezione. Questo batterio appartiene allo stesso gruppo del precedente che provoca la foruncolosi. I sintomi non sono molto diversi, ciò che cambia è la dimensione delle lesioni cutanee ed il fatto che tendono ad aprirsi in piaghe prima che si formino i foruncoli.
Questo tipo di verme presenta un forma di Diforrmismo sessuale inverso.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.