lunedì 25 aprile 2016

Anisakis allergia

L’ anisakis arriva a perforare l’intestino, formando delle raccolte ascessuali. I sintomi sono intenso dolore addominale, nausea e vomito, fino alla perforazione intestinale e peritonite. Nelle forme croniche si formano ascessi, con gravi disturbi intestinali.


Allergia alle larve di Anisakis simplex. Vasco Bordignon Nella anisakiasi sono state descritte le varie forme (acuta, cronica ed extra-gastrointestinale) a seguito della ingestione di larve L(immagine e dimensioni reali) con l’alimento. Tra le allergie causate da alimenti animali, troviamo anche l’ allergia ai crostacei e ai molluschi, comunemente chiamati frutti di mare.

I più allergenici sono i gamberi, ma anche le aragoste sono piuttosto pericolose. Può essere responsabile sia di gravi infiammazioni della mucosa dell’apparato digerente che di gravi allergie. Nei casi in cui il paziente vomiti o espella il parassita tossendo, il disturbo può essere diagnosticato con un semplice esame visivo del nematode (l’Ascaris lumbricoides, il verme responsabile delle infestazioni da ascaridi, è un parente terrestre degli anisakis : anche gli anisakis possono risalire nella gola e nelle cavità nasali).


L’ allergia alla tropomiosina va ricercata in tutti i bambini che presentano una sensibilizzazione allergica ai crostacei ed ai molluschi, in quelli con una sensibilizzazione allergica alla Blattella e all’ Anisakis ed infine nei pazienti sensibilizzati agli Acari della polvere, qualora si voglia effettuare ITS. La crescente abitudine a mangiare pesce crudo ha aumentato il rischio di parassitosi di Anisakis. Mano a mano che si afferma l’abitudine di mangiare sushi, sashimi e altri piatti a base di pesce crudo o poco cotto, aumentano anche i rischi associati alla presenza del parassita Anisakis. Il contatto con il parassita lo puoi avere mangiando pesce crudo (assolutamente da evitare nel tuo caso), ed in misura minore, consumando pesce non fresco.


In altri in casi, invece, si rende necessaria la rimozione del parassita dal tratto gastrointestinale del paziente, a maggior ragione se le larve hanno provocato una.

Poche ore dopo aver mangiato pesci contaminati dall’ Anisakis , iniziano i sintomi con forti dolori addominali, nausea e vomito. Le larve di Anisakis possono giungere nel piccolo intestino dopo alcuni giorni e, se la carica infestante è massiccia e l’organismo è predisposto, si può avere una reazione allergica granulomatosa, che può simulare un morbo di Crohn. Ma questo potrebbe anche non dare alcun fastidio: il granuloma conseguente si risolve in circa sei mesi e il verme muore. A parte l’anisakiasi, questo parassita molto più frequentemente procura allergie.


ANISAKIDOSI, ANISAKIASI L’ANISAKIDOSI è una parassitosi causata da vermi tondi (nermatodi) appartenenti alla famiglia degli Anisakidae, composta da generi : Anisakis , Pseudoterranova, Contracaecum, Phocascaris, e Hysterothylacium. L’ allergia all’ Anisakis viene studiata solo da una decina di anni e data la diffusione di questi parassiti potrebbe essere sottostimata. Viene ipotizzato che sia la causa di alcune manifestazioni patologiche finora considerate genericamente e semplicisticamente come “ allergia al pesce”. Come evitarlo: cottura e abbattimento.


Anisakis is a genus of parasitic nematodes that have lifecycles involving fish and marine mammals. They are infective to humans and cause anisakiasis. People who produce immunoglobulin E in response to this parasite may subsequently have an allergic reaction, including anaphylaxis, after eating fish infected with Anisakis species. Circolare ministeriale DGSAN anisakis -circolare.


I soggetti sensibili possono sviluppare allergia mediante la semplice manipolazione di pesci infetti. Anisakis è un genere di nematode, che può essere parassita di diversi animali marini. Utile nel caso di rinite, congiuntivite, dermatite, shock anafilattico, allergie ai farmaci.


Il team diretto dal dottor Polimeno ha preso in esame 1volontari, tutti affetti da allergia agli alimenti. Secondo gli studiosi, il del campione era allergico all’Ani s uno dei più significativi allergeni dell’ Anisakis. Una precoce diagnosi comporta una miglior gestione del paziente.

Le IgE totali, anche se alte, non sono utili in una diagnosi generica di allergia. Si è dimostrato che soggetti con reazioni gravissime avevano IgE basse e altri soggetti con IgE altissime non avevano nessun disturbo. Quindi è inutile ripetere il dosaggio delle IgE TOTALI per vedere l’andamento di una allergia.


L’ ALLERGIA AD ANISAKIS SIMPLEX (PARASSITA DEL PESCE) – UN RARO CASO DI ORIGINE PROFESSIONALE. Potrebbe provocare anche allergie da contatto (asma, dermatiti). Le probabilità che si verifichino reazioni allergiche sono legate per lo più al consumo di pesce infetto con larve vive.


Non è ancora del tutto chiaro come e in che misura gli allergeni dell’ Anisakis possano scatenare reazioni allergiche, ma il rischio di allergia è ritenuto più elevato per i prodotti ittici contenenti larve di Anisakis vive rispetto a quelli che contengono larve morte.

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