giovedì 27 agosto 2015

Batterio nel pesce crudo

Mangiare pesce non cotto fa da sempre parte della nostra tradizione, sopratutto di alcune regioni costiere del meridione, ma è sopratutto negli ultimi anni che si è diffuso il consumo di pesce crudo , inseguendo la moda proveniente dal Giappone e da. Il contagio: come si contrae l’anisakidosi? Attenzione al pesce crudo. Come già detto l’ infezione dell’uomo da anisakis simplex o consimili è causata da consumo a scopo alimentare di pesce contaminato crudo o non abbastanza cotto.


Il parassita, infatti, muore quando tutti i punti del pesce raggiungono una temperatura superiore ai 60°C.

Va fatta una breve premessa: qualsiasi alimento può risultare potenzialmente pericoloso per la salute dell’uomo se non si presta attenzione. Ci sono, però, anche forme aesordio più tardivo con disturbi addominali diffusi che seguono di qualche giorno l’assunzione di pesce crudo e che, quindi, possono non essere direttamente riconducibili al suo consumo. Questi sintomi possono anche prolungarsi nel tempo, e in alcun rari casi essere complicati da una perforazione intestinale. Pesce crudo nell’alimentazione: i rischi correlati al suo consumo. Infatti l’Italia, in virtù della posizione geografica che occupa al centro del Mediterraneo, ha sempre avuto una millenaria tradizione marinara e di pesca.


Il pesce è un alimento essenziale della nostra dieta. Ovviamente non tutto il sushi è pericoloso, i rischi di intossicazioni da pesce crudo si hanno solamente nel caso in cui il prodotto non è di buona qualità. In questo articolo cercheremo di sfatare un po’ il mito dei “vermi del sushi” e capiremo come difenderci dall’anisakis e dalla sindrome sgombroide.

Forti dolori addominali, nausea e vomito. Se abbiamo consumato pesce crudo o poco cotto all’origine dei disturbi potrebbe esserci l’anisakiosi. Si tratta di un’ infezione del tratto gastrointestinale causata, appunto, dall’ingestione di prodotti ittici crudi o cotti non a sufficienza contenenti larve di anisakis, un verme parassita. Vi sono diversi rischi legati al consumo di prodotti ittici crudi o poco cotti, che interessano molte specie diverse, dal pesce azzurro fino ai molluschi.


Tra i principali, quello di contrarre l’epatite A, collegata soprattutto al consumo di molluschi crudi, come cozze e vongole. La trasmissione avviene principalmente per via alimentare perchè il batterio può essere presente nel pesce crudo in salamoia e affumicato e sopravvive tranquillamente alle temperature del frigorifero. Negli ultimi anni diverse partite di salmone affumicato e fresco sono risultate contaminate. Nel documento viene stabilito che chi consuma pesce crudo deve averlo preventivamente abbattuto.


Sapete che cos’è l’abbattimento del pesce crudo ? Abbattere il pesce è un processo fondamentale per eliminare la presenza eventuale di parassiti oppure di batteri. Nel pesce , infatti, si potrebbero annidare diversi tipi di batteri che soltanto con questo procedura di abbattimento potranno essere eliminati. In questo modo avrete la certezza di sconfiggere ogni batterio del pesce.


La normativa prevede inoltre che per abbattere pesce crudo in casa sia necessario dotarsi di un freezer con almeno stelle. Questi parassiti si annidano nelle pareti dello stomaco, e il solo modo prevenire l‘intossicazione da pesce crudo è evitare di mangiare pesce crudo o poco cotto. I sintomi non devono quindi essere sottovalutati, specialmente se compaiono dopo aver mangiare del pesce crudo.


Il più importante fattore di rischio è il consumo di pesce crudo mentre il contatto tra persone ha un ruolo secondario.

Infezioni batteriche correlate al pesce. I batteri che possono essere trasmessi da pesce contaminato possono provocare patologie più gravi rispetto ai virus. I batteri possono riprodursi rapidamente su carne, pollame e pesce a temperatura ambiente, quindi, per scongelare il cibo in modo corretto, usare uno di questi metodi: - Nel frigorifero.


Anisakis: la causa è nel pesce crudo. Incartare in modo accurato carne, pollame e pesce in modo che i succhi organici non gocciolino su altri cibi se si dovessero scongelare nel frigorifero. Ciò avviene soprattutto quando il pesce viene mangiato crudo o poco cotto.


Sintomi e diagnosi da anisakidosi o anisakiasi. I primi sintomi compaiono già dopo qualche ora dal pasto: si avverte nausea, vomito, distensione e dolore addominale. L’anisakidosi è un’ infezione dovuta alla presenza del parassita nel nostro intestino.

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