venerdì 5 agosto 2016

Anisakis nei gamberi

I crostacei che comunemente consumiamo ( gamberi , aragoste, scampi , etc.) non sono interessati dal parassita e le uniche tipologie infette sono quelle che costituiscono il Krill ossia l’Euphausia superba sorta di piccolo gamberetto lungo mm. Egualmente prive da contaminazione di anisakis sono i molluschi bivalve: ostriche, cozze, vongole, etc. L’ Anisakis è un nematode che utilizza tipicamente mammiferi marini, uccelli piscivori, rettili e pesci come ospiti definitivi. Sebbene sia possibile riscontrare Anisakis nei crostacei planctonici e bentonici (ospiti intermedi contenenti larve di terzo livello), sono i pesci i principali vettori di trasporto delle larve infettive.


I più allergenici sono i gamberi , ma anche le aragoste sono piuttosto pericolose. Una delle proteine allergeniche identificate è la tropomiosina, resistente al calore e alla cottura.

Dunque, chi è allergico ai frutti di mare, deve fare attenzione sia ai prodotti crudi che a quelli cotti, come avviene per il pesce. Allergia all’ anisakis. Di fronte a questi numeri è lecito chiedersi cosa fare per eliminare il rischio Anisakis e mangiare serenamente un piatto di pesce. La cottura è il metodo migliore per neutralizzare le larve di Anisakis.


Come difenderci dalla anisakis. Per difenderci da questo problema possiamo agire cuocendo il pesce, perché la cottura cuoce il verme, che muore. E va fatto, perché si tratta di un parassita molto diffuso nei nostri mari, più nell’Adriatico (che è un mare più chiuso) che nel Tirreno, dove comunque è presente.


I prodotti della pesca sono un’importante fonte di approvvigionamento proteico per le popolazioni di tutto il mondo, ma spesso risultano essere responsabili di tossinfezioni alimentari per la presenza di tossine o microrganismi patogeni per l’uomo. Tra questi, alcuni vibrioni (Vibrio cholerae, Vibrio parahaemolyticus e Vibrio vulnificus) sono responsabili di episodi anche gravi che si.

Quella dell’ anisakis è un particolare famiglia di vermi parassiti, in genere presente nell’intestino dei mammiferi marini, come i delfini e le foche. Nello stadio di larva, si trova anche in molti pesci, come il salmone, il tonno, le acciughe, il merluzzo e lo sgombro, nei quali è diffusissimo. Gamberi Black Tiger - Gamberi molto presenti nei banchi dei surgelati della grande distribuzione. Sono facilmente riconoscibili per essere di colore grigio scuro, tigrati di nero. La dimensione è intorno ai centimetri e più.


Anisakis simplex è un nematode normalmente presente come parassita intestinale in numerosi mammiferi marini (delfini, foche, etc.) ed ospite intermedio, nel suo stadio larvale, di molti pesci e molluschi cefalopodi. Le specie di anisakis svolgono il loro ciclo biologico in ambiente marino. Le uova vengono rilasciate in acqua attraverso le feci dei mammiferi marini e si sviluppano vari stadi larvali. Nei casi in cui il paziente vomiti o espella il parassita tossendo, il disturbo può essere diagnosticato con un semplice esame visivo del nematode (l’Ascaris lumbricoides, il verme responsabile delle infestazioni da ascaridi, è un parente terrestre degli anisakis : anche gli anisakis possono risalire nella gola e nelle cavità nasali).


Si dovrebbe avere quindi la massima quantità nei confronti di ogni specie ittica consumata cruda, compreso i molluschi come calamari, ostriche o fasolari. L’ anisakis non è un batterio ma, per quanto piccolo, è un animale e viene la maggior parte di questi non sopravvive al congelamento o alla cottura. Vieni fuori il rischio di anisakidosi? Vi ho già spaventato abbastanza, meglio di non parlare di altri parassiti, come quelli delle seppie, dei gamberi o dei granchi.


O come Opistorchis, diffuso nei pesci d’acqua dolce, che ama stabilirsi nel fegato provocando forti epatiti. Diphillobotrium, una tenia che predilige l’intestino dove si allunga per diversi metri. Tuttavia anche se la tropomiosina è un allergene maggiore nei crostacei o nei molluschi, una eventuale sua negatività non ci permette di escludere una allergia, in quanto una percentuale più o meno ampia di allergia ai crostacei o ai molluschi in varie statistiche non è dovuta alla tropomiosina.


L’ Anisakis simplex è un nematode il cui ciclo biologico si svolge in ambiente marino, attraverso vari stadi evolutivi ( 2). Le larve di primo stadio parassitano molte specie di crostacei planctonici, mentre le ulteriori fasi di sviluppo avvengono nei pesci marini (Fig. 1).

Parassita Anisakis – Cottura. In realtà non è proprio così. Anche se sottoposte a cottura, le larve di Anisakis possono essere pericolose per gli esseri umani.


Quando infettano il pesce infatti rilasciano diverse sostanze biochimiche nei tessuti circostanti. Un classico esempio è il pesce conservato sotto sale oppure marinato che, come già avviene per legge nei ristoranti, anche a casa dovrebbe essere congelato prima di venire portato a tavola. Il nuovo cartello deve essere posizionato in un luogo ben visibile e avere caratteri tipografici adeguati. In questo articolo parleremo dell’ Anisakis , un parassita intestinale che può infestare l’organismo in seguito all’ingestione di pesce crudo contaminato, eventualità sempre meno rara, considerato anche l’incremento del consumo di pesce crudo nei paesi Occidentali dovuto alla moda della cucina giapponese.


Mediante la predazione, le larve passano da pesce a pesce.

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