venerdì 7 aprile 2017

Anisakis salmone allevamento

Col pretesto di preservare il prodotto dal parassita Anisakis , alcune aziende dichiarano in etichetta questa dicitura: “abbattuto ai sensi dell’art …. Salmone di allevamento. Tuttavia è fondamentale sapere che il rischio Anisakis , per i salmoni di allevamento , è assolutamente nullo, e comunque garantito e salvaguardato dall’allevatore. Sulle nostre tavole in genere arriva solo salmone da allevamento , quindi il pericolo di incontrare questo sgradito ospite è remota, anche se non impossibile.


Parassita Anisakis -Sushi. Per lo stesso motivo anche il sushi è ad alto rischio parassitosi, essendo per lo più a base di pesce crudo.

Basta recarsi in qualsiasi supermercato per trovare decine di referenze. Il salmone affumicato piace sempre di più agli italiani. Da cibo di lusso è diventato un prodotto popolare grazie alle moderne tecnologie di produzione e di allevamento.


Il rischio Anisakis è decisamente più alto nel caso delle conserve casalinghe di pesce azzurro marinato. Va però detto – aggiunge Tepedino – che il salmone affumicato può essere contaminato anche da altri microrganismi, come la salmonella. Azzerare in assoluto i rischi non è possibile proprio perché si tratta di pesce crudo. Nei casi in cui il paziente vomiti o espella il parassita tossendo, il disturbo può essere diagnosticato con un semplice esame visivo del nematode (l’Ascaris lumbricoides, il verme responsabile delle infestazioni da ascaridi, è un parente terrestre degli anisakis : anche gli anisakis possono risalire nella gola e nelle cavità nasali).


La crescente abitudine a mangiare pesce crudo ha aumentato il rischio di parassitosi di Anisakis.

Mano a mano che si afferma l’abitudine di mangiare sushi, sashimi e altri piatti a base di pesce crudo o poco cotto, aumentano anche i rischi associati alla presenza del parassita Anisakis. Certo, si può mangiare. Ma attenzione a parassiti e batteri, nello specifico Listeria ed Anisakis , che spariscono solo se il salmone viene sottoposti a temperature di cottura o di congelamento.


Per sicurezza, prima di fare la tartare, passatelo in freezer per un paio di giorni. Lavatelo, mettetelo in un sacchetto e sistematelo nel congelatore per giorni, ore bastano per scongiurare il rischio del parassita anisakis , dopo. Io faccio questo trattamento anche sul salmone fresco, da anni, e non ho mai avuto problemi.


Puoi utilizzare d’altra parte salmone decongelato in frigo e poi trattarlo come da ricetta. Cari Lettori, leggendo le vostre numerose domande crediamo sia arrivato il momento di parlare della provenienza di un salmone. Ad oggi il mercato Italiano è composto prevalentemente tre provenienze: la Norvegia, la Scozia e l’Alaska, esiste tuttavia una quarta provenienza molto presente nel mercato, anche se spesso non viene indicata in etichetta, il Cile. Il gusto ed i valori nutrizionali dipendono dalla specie del salmone e dal metodo di allevamento.


Gli allevamenti intensivi di salmoni non sono molto diversi da quelli dei polli, famosi per la crudeltà e le condizioni igieniche disastrose. La differenza tra un salmone allevato e un salmone selvaggio è netta sia nell’aspetto, che nelle componenti nutrizionali che nelle tossine presenti. Come dobbiamo comportarci? A finire sotto la lente degli analisti merluzzo, salmone e pangasio.


LE INFESTAZIONI DI ANISAKIS. In particolare in confezioni su è stata accertata un’infestazione di parassiti Anisakis. Si tratta di un piccolo parassita nematode che abita le viscere dei pesci e sta parassitando sempre più specie: sgombri, acciughe, sardine, merluzzi.


L’impatto ambientale di questo tipo di allevamenti è notevole, tuttavia gli studi scientifici sono concordi nel rassicurare il consumatore spiegando che non ci sono, al momento, rischi connessi al consumo di salmone da allevamento.

Così come sarebbe interessante avere un certificato anisakis free, visto il forte interesse per il prodotto crudo e gli studi norvegesi che dimostrano l’assenza del parassita nel salmone allevato. La ricerca ha analizzato i dati di monitoraggio provenienti dagli allevamenti di salmone di diversi paesi, tra cui la Norvegia. Basandosi su queste informazioni, l’Autorità Norvegese per la Sicurezza Alimentare considera sicuro mangiare il salmone d’ allevamento crudo, come nel sushi, senza un precedente abbattimento. E’ importante aggiungere che il salmone affumicato che viene congelato, molto spesso necessita di additivi chimici che ne favoriscano la lunga conservazione. Un salmone affumicato mai congelato, invece, grazie all’apporto di ingredienti naturali come sale e fumo di legno, non necessita di alcun additivo.


Arrivano le feste e vorrei preparare il salmone marinato - e probabilmente lo affumicherò anche - secondo le indicazioni della ricetta di Montersino, che se interessa posterò. Ora, il topic del messaggio non è propriamente la ricetta, quanto la lavorazione del salmone per scongiurare il pericolo anisakis.

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