mercoledì 11 novembre 2015

Anisakis nel tonno

Medicalfacts di Roberto Burioni. Ecco i sintomi e come fare prevenzione. L’ anisakis è un verme di colore biancastro, visibile all’occhio umano che vive nelle viscere di moltissime specie di animali marittimi. Si trova in particolare nel pesce azzurro ma è presente in quasi tutte le specie marittime comprese seppie, calamari, crostacei ed è molto presente nel tonno. I principali pesci presenti nelle nostre ricette che possono contenere l’ anisakis sono : tonno , salmone, calamari, alici o aringhe, merluzzo, passera di mare, rana pescatrice, spada.


I molluschi quali cozze e ostriche non contengono l’ anisakis che è un parassita intestinale, ma si potrebbero trovare altri vermi marini che non hanno nulla a che vedere con questo parassita.

Il gusto del tonno non è uniforme tra le varie specie dal momento che queste colonizzano diversi habitat, si nutrono in maniera differente ed hanno differenti abitudini di vita. Quello più pregiato è senz’altro il tonno rosso del Mediterraneo, mentre il famoso pinne gialle è destinato prevalentemente all’inscatolamento. Quella dell’ anisakis è un particolare famiglia di vermi parassiti, in genere presente nell’intestino dei mammiferi marini, come i delfini e le foche. Nello stadio di larva, si trova anche in molti pesci, come il salmone, il tonno , le acciughe, il merluzzo e lo sgombro, nei quali è diffusissimo.


Io l’ho trovato pulendo delle acciughe e ho pensato che sarebbe stato interessante parlarvene nel blog. Gli studiosi propongono un trittico di norme. Per iniziare, il pesce deve essere eviscerato appena dopo la cattura, in quanto le larve tendono a risiedere nell’intestino.


Poi, gli esemplari devono essere ispezionati con cura prima di essere commercializzati.

Infine, bisogna trattare la materia. Il tonno viene detto anche il maiale del mare, infatti non ne si butta via niente, tranne il sangue. A seconda del taglio la carne risulta più o meno grassa, ma sempre ricca di proteine. Se però il pesce non viene eviscerato immediatamene, può passare facilmente nella carne e nei fasci muscolari quindi diventa molto difficile riuscire a vederlo. In pratica il pesce crudo quando è fresco, cioè appena pescato, è illegale.


Diciamolo meglio: quando al ristorante ordiniamo un carpaccio di pesce spada, una tartare di tonno , le alici marinate o il sushi (ancora lui), chiediamo intransigenti che sia pesce fresco. Il ristoratore risponde: “Che domande, certo che è fresco, freschissimo”. ANISAKIS NEL PESCE CRUDO… come eliminarlo? Se ne discute spesso tra gli appassionati di pesce crudo (e noi che viviamo in Puglia lo conosco bene) è uno dei principali motivi per cui molte persone evitano di consumarlo. Ha la forma di un piccole verme , sottile, ma comunque visibile, lungo da uno a tre centimetri, di colore bianco o rosa.


Setticemia e Vibrio Vulnificus. Mangiare pesce e molluschi crudi non appositamente trattati con l’abbattitore in modo conforme alle normative italiane, può essere causa di problemi gravi come la setticemia ossia un’infezione acuta dovuta alla presenza batteri quali il Vibrio vulnificus. Anisakis : sintomi immediati e come riconoscerlo.


Tonno in scatola, ecco le peggiori marche (tra le più conosciute). Il tonno in scatola è tornato alla ribalta, soprattutto dopo che Greenpeace Francia ha mostrato come le grandi aziende produttrici di tonno in scatola mostrino interesse verso l’ambiente. Principalmente nel salmone, tonno , sgombro.


Somigliano a dei piccoli vermetti – spesso visibili ad occhio nudo – e possono rivelarsi molto. L’ anisakis è soltanto nei pesci azzurri, il salmone non rientra nei pesci azzurri, quindi non ha rischio di anisakis.

L’ anisakis lo possiamo trovare nelle sarde, nelle alici, nello sgombro, anche nel tonno. In quel caso cosa dobbiamo farlo se vogliamo usarlo un po’ rosato? Dobbiamo lasciarlo per ore a meno gradi. Dalle dimensioni di circa 1-centimetri a esemplare, le larve di questo verme vengono deposte nel krill, passano quindi a tonni e salmoni per via alimentare e infine vivono la fase adulta in grandi specie come delfini e foche.


Il nome scientifico è anisakidosi, da anisakis , il verme parassita che si annida nelle pareti dello stomaco e che può essere ingerito mangiando pesce crudo, poco cotto, in salamoia o marinato. L’anisakidosi è diffusa soprattutto nelle zone dove si mangia abitualmente il pesce crudo, ad esempio in Giappone. Le uova, una volta diffuse in mare, si schiudono diventando larve, di cui sono ghiotti molti pesci tra cui i calamari, che a loro volta sono prede di altri pesci che comunemente consumiamo a tavola. Se siete alla ricerca di un piatto elegante, semplicissimo e velocissimo da preparare allora non potete farvi sfuggire la Tartare di tonno crudo agli agrumi.


Un piatto raffinato, delicato nel suo sapore, profumato grazie alla presenza degli agrumi utilizzati, un piatto per veri intenditori.

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